Roma: Continua l’occupazione dello studentato “De Lollis”

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La mobilitazione è cominciata due settimane fa con assemblee, manifestazioni e presidi, fino all’occupazione del 15 Novembre dello studentato di via Cesare De Lollis, da parte degli studenti e delle studentesse delle residenze romane, che da mesi ormai denunciano la vergognosa e insostenibile situazione del diritto allo studio nella regione Lazio. A seguito di un’assemblea tenutasi nell’atrio dello studentato di Cesare De Lollis, gli studenti hanno occupato l’ala nuova dello stabile, la quale contiene circa 100 posti alloggio già ristrutturati, ma non ancora assegnati a causa della mancata trasmissione dei fondi da parte della Regione Lazio per acquistare arredi e mobilio.
Nel frattempo a molti studenti veniva intimato di lasciare le loro stanze nel giro di poche ore, a dispetto delle promesse fatte dai dirigenti del Laziodisu.
A causa delle mancanze della Regione e di Laziodisu, sono più di 1200, quest’anno, gli idonei non vincitori di posto alloggio, i quali sono così costretti a contendersi i pochi posti letto con gli idonei vincitori, quando in realtà di diritto spetterebbero ad entrambi, provocando così una vera e propria guerra tra poveri.
Come se non bastasse, con una delibera del luglio 2012, Laziodisu ha deciso di affittare fino al 20% delle stanze all’interno delle residenze universitarie, a prezzi di mercato, con l’intento di fare cassa a scapito degli studenti e dei loro diritti.
Al centro della mobilitazione c’è la richiesta di risolvere le seguenti problematiche:
la copertura finanziaria nei giusti tempi per il pagamento delle rate delle borse di studio;
l’assegnazione dei posti alloggio a tutti gli aventi diritto;
la garanzia dell’erogazione di tutti i servizi per gli studenti diversamente abili.

In seguito alle risposte completamente insufficienti da parte della dirigenza di Laziodisu, l’assemblea degli studenti è stata chiara : nessun passo indietro rispetto ai nostri diritti! L’occupazione dello studentato andrà avanti fino a quando non riusciremo ad ottenere ciò che da troppo tempo rivendichiamo e che ci spetta di diritto.
Nei prossimi giorni terremo dunque seminari, workshop, feste e altre iniziative, il cui scopo è quello di mettere in discussione l’attuale sistema del diritto allo studio , allargare la partecipazione e coinvolgere quanti più studenti possibili in quello che sarà un vero e proprio laboratorio di resistenza, con la speranza e la volontà di ottenere ciò che ci spetta di diritto e che da troppo tempo è negato.