Come fare l’Erasmus? Tutti i requisiti da rispettare, come inviare la domanda e mete

Il progetto Erasmus è sicuramente uno dei migliori che si consiglia di scegliere ad uno studente universitario, specie nell’ambito del completamento del proprio percorso accademico. L’opportunità di frequentare corsi in un altro paese, oltre che di venire a contatto con una cultura e una realtà sociale completamente differente dalla propria, è assolutamente imperdibile. Per non parlare di quel divertimento che sicuramente si otterrà all’estero grazie ad occasioni e attività di ogni tipo: a proposito di divertimento, per chi vuole dedicare qualche minuto a questo fattore, si consigliano delle piattaforme di videopoker online.

Ovviamente, la procedura per riuscire a sfruttare il progetto Erasmus è regolamentata da una serie di requisiti e dei criteri di selezione, che dovranno essere ottenuti nel corso del proprio percorso universitario, presentando domanda con un discreto anticipo, per riuscire nel proprio obiettivo. Detto questo, di seguito si indica tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come fare l’Erasmus, con nozioni anche relative a come inviare la domanda e mete utili.

Come fare domanda per Erasmus

La presentazione della domanda per l’Erasmus avviene sulla base degli atenei, che stabiliscono dei criteri di selezione assolutamente indipendenti l’uno dall’altro, essendo la struttura universitaria autonoma rispetto ai regimi governativi e alle altre strutture statali, come i licei. In linea di tutto generale, il bando per partecipare all’Erasmus viene presentato con diversi mesi, talvolta un anno, d’anticipo rispetto alla presentazione effettiva della domanda, per cui si consiglia, allo studente che vuole andare in Erasmus, di rivolgersi all’ateneo il prima possibile circa la documentazione che occorre per richiedere la partecipazione al bando. La domanda dovrà essere presentata su un modulo da consegnare entro la data di scadenza predisposta dall’università, in genere tra gennaio e aprile, con competenze linguistiche atte a visitare e frequentare un determinato paese.

La partecipazione l’Erasmus è riservata a tutti i cittadini dell’Unione Europea, oltre a quelli che vivono in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia. Chi presenta un permesso di soggiorno permanente in quanto membro dell’Unione Europea o chi presenta uno status di rifugiato o apolide in uno Stato membro può partecipare all’Erasmus, pur dovendo rispettare comunque i criteri di selezione stabiliti dall’ateneo.

I requisiti per partecipare all’Erasmus

A questo punto, vale la pena indicare anche quali sono i requisiti per partecipare all’Erasmus. Come detto precedentemente, questi variano a seconda dell’ateneo che permette di partecipare al bando ma, in linea di massima, ce ne sono alcuni molto simili in tutte le università. Innanzitutto bisogna essere iscritto ad un corso di laurea o ad un corso di laurea magistrale a ciclo unico; in alternativa, sono supportati i progetti di Erasmus anche per dottorato di ricerca, scuole di specializzazione e master, ma con discrezione dell’ateneo. Per partecipare al progetto Erasmus bisogna avere una media voti medio-alta, avendo completato il primo anno di studio e possedendo delle competenze linguistiche che siano adatte al paese in cui si dovrà vivere, che in genere vengono offerte della stessa università attraverso dei corsi di potenziamento del linguaggio. Ovviamente, per partecipare all’Erasmus c’è bisogno che non sia stata ottenuta un’altra borsa di studio analoga per viaggi europei e spostamenti internazionali.

Paesi dove andare in Erasmus

Tra le mete che possono essere scelte per il proprio progetto Erasmus ce ne sono molte stabilite dall’università stessa ma, in genere, si tratta sempre di paesi che fanno parte di fasce di reddito differenti, per supportare anche l’iniziativa di accessibilità all’Erasmus per studenti meno facoltosi. Tra i paesi con un livello di vita più alto c’è sicuramente la Francia, oltre che Austria, paesi scandinavi e Svizzera; un reddito di vita medio si trova in Belgio, Germania, Grecia, Turchia, Spagna e Portogallo mentre, per paesi con un tenore di vita inferiore, ci si può affidare a realtà come Polonia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Slovacchia e Macedonia.