Se crolla la scuola, frana il futuro – Comunicato Uds in seguito al crollo all’istituto “Colombatto” di Torino

Non sei ancora fan di Scuola Magazine su Facebook? Clicca MI PIACE e diffondi fra i tuoi contatti!

Oggi 28 maggio 2012 a Torino, il soffitto e il contro soffitto dell’ingresso e di due aule della succursale dell’istituto alberghiero Colombatto sono crollati. Fortunatamente il crollo è avvenuto di notte e non ha causato feriti, ma la situazione che si è presentata agli studenti che stavano entrando a scuola era comunque gravissima. Oltre ai danni strutturali, la pioggia degli ultimi giorni ha allagato la palestra e provocato numerose infiltrazioni. Nonostante le pessime condizioni dell’edificio, il vicepreside dell’istituto voleva far iniziare regolarmente le lezioni e gli studenti hanno dovuto chiamare i pompieri perché la scuola venisse ufficialmente dichiarata inagibile.
Non è la prima volta che gli studenti dell’istituto Colombatto denunciano le problematiche legate all’edilizia della propria scuola. Già da tempo protestano per tubature che esplodono nei bagni, pezzi d’intonaco che cadono dai muri, pavimenti gonfiati dalle infiltrazioni d’acqua, ma le loro voci sono rimaste inascoltate. Numerose volte hanno denunciato questi episodi gravissimi, senza ottenere alcun riscontro.
E’ inaccettabile che le istituzioni e l’opinione pubblica rimangano sorde a richieste d’aiuto per problemi come l’edilizia scolastica, intervenendo solamente quando si tratta di tragici incidenti, come l’episodio di tre anni fa al liceo Darwin di Rivoli, in cui lo studente Vito Scafidi è rimasto ucciso dal crollo di un soffitto.
I continui tagli indiscriminati degli ultimi anni ai fondi destinati all’edilizia scolastica hanno messo in ginocchio scuole la cui situazione era critica da anni, rendendo difficilissima la messa in sicurezza, limitando pericolosamente la prevenzione a incidenti negli istituti scolastici.
L’istituto Colombatto non è un caso isolato: lo scorso febbraio gli studenti del Liceo Regina Margherita erano scesi in piazza per denunciare ambienti vecchi e fatiscenti, mancanza di sedie e problemi strutturali. La Campagna per l’Edilizia Scolastica, partita in tutta Italia su iniziativa di studenti e di studentesse, denuncia già da tempo che questi casi estremi sono solo la punta di un terribile iceberg fatto di moltissimi edifici inadeguati. Non è possibile che la primaria questione dell’edilizia scolastica venga a galla soltanto a seguito di incidenti gravi e pericolosi come quello di oggi.
Su tutto il territorio nazionale è fondamentale che vengano presi provvedimenti rapidi e tangibili di messa in sicurezza di tutte le scuole che necessitino interventi, oppure di edificazione di nuovi istituti scolastici, che garantiscano ad ogni studente l’inalienabile diritto a studiare in un ambiente adeguato, che soprattutto non metta a rischio la sua vita.

Rete della Conoscenza