Dopo il periodo natalizio, che ha segnato un vero e proprio boom di contagi, si è sollevata una forte preoccupazione. La preoccupazione era che l’apertura delle scuole potesse peggiorare la situazione e che le classi potessero finire in quarantena nel giro di pochissimo tempo. A quanto pare però si è trattato di una preoccupazione non del tutto fondata. Oltre il 93% delle classi, per la precisione il 93,4%, è infatti attualmente in presenza. A dirlo è il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che si dice felice della situazione e ancora più convinto che la scuola in presenza sia davvero possibile.
Scuola, i dati aggiornati ad oggi
Il 93,4% delle classi è attualmente in presenza. Di questi, il 13,1% prevede attività integrata a distanza per alcuni studenti. Le classi che invece si trovano a dover lavorare del tutto a distanza sono appena il 6,6%. Prendendo in considerazione invece il numero di studenti, gli alunni in presenza sono pari all’88,4%. Si tratta di una percentuale elevatissima. Nella scuola dell’infanzia gli alunni positivi e quelli che si trovano in quarantena sono in tutto il 9%. Gli alunni positivi o in quarantena della primaria sono invece pari al 10,9%. Per la secondaria si parla di una percentuale del 12,5%.
Queste percentuali sono davvero positive. Dimostrano che i contagi non hanno luogo a scuola, ma al di fuori dell’ambiente scolastico. Dimostrano che la scuola in presenza può essere sicura per i bambini e per i ragazzi, perché a scuola le regole del distanziamento sociale, dell’igienizzazione delle mani, delle mascherine sono rispettate in modo impeccabile. La scuola può continuare ad essere un punto di riferimento per i bambini e per i ragazzi, per le famiglie, per la comunità, può continuare il suo lavoro educativo senza che vi sia la necessità di chiusure forzate. Il ministero dell’istruzione è fortemente convinto di tutto questo e si dice felice che la situazione attuale sia positiva.
Scuola, come stanno andando le cose sul fronte vaccinazioni
Gli insegnanti delle scuole italiane sono davvero molto responsabili. Solo una piccola percentuale, pari ad appena infatti lo 0,9% ha deciso di non effettuare la vaccinazione e sono attualmente quindi sospesi dalla loro attività. Anche le vaccinazioni tra i ragazzi stanno andando molto bene. I ragazzi tra i 12 e 19 anni con copertura sono infatti circa l’85%. La percentuale è più bassa per i bambini della scuola primaria, ma sta crescendo in modo molto veloce. All’inizio infatti della scorsa settimana, i bambini entro i 12 anni vaccinati erano appena il 12%. Già oggi si parla di circa invece il 25%.
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