Patrizio Bianchi: riscoperta la centralità della scuola, argomento che deve per il governo essere prioritario

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ci ha fatto riscoprire la centralità della scuola, qualcosa che davamo per scontato e che oggi si palesa invece con tutta la sua forza, una scuola che merita quindi senza alcun dubbio di essere protetta e di diventare per il governo una priorità. A dirlo è il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi che in una recente intervista ha fatto il punto sulla situazione, dopo quello che per la scuola è stato senza alcun dubbio l’anno in assoluto più difficile da vivere. Andiamo insieme a scoprire che cosa Patrizio Bianchi ha detto. 

I ragazzi sono tornati sui banchi di scuola, qualcosa di cui andare orgogliosi 

Patrizio Bianchi si è detto orgoglioso di essere riuscito a far tornare tutti gli studenti sui banchi di scuola, in presenza, in aula, un ritorno quello tra i banchi che non è importante solo ai fini dello studio e dell’educazione, ma anche per quanto riguarda l’affettività e la socializzazione. In realtà ci sono ancora scuole superiori dove i ragazzi stanno alternando la presenza in aula con la didattica a distanza, decisione presa questa dagli istituti stessi a seconda delle problematiche del territorio. È necessario avere fiducia in queste decisioni secondo il ministro e i ragazzi non devono avere paura di poter bocciare perché gli insegnanti sono consapevoli che quello appena trascorso è stato un anno davvero molto particolare per tutti, insegnanti che conoscono molto bene i loro studenti e sanno cosa sia meglio per loro. 

Cosa pensa Patrizio Bianchi della maturità e della scuola in estate 

Per quanto riguarda la maturità, Bianchi si è detto contento della formula che è stata scelta. I ragazzi hanno dovuto progettare e redigere un elaborato da cui poi partirà il colloquio. In fase di colloquio dovranno dimostrare di aver saputo affrontare un tema complesso in modo autonomo e di saperlo spiegare adeguatamente. Dopo gli esami si valuterà se anche per il prossimo anno sia il caso o meno di replicare queste modalità. 

Per quanto riguarda le scuole in estate non si hanno notizie certe. In molti hanno affermato infatti che i ragazzi non hanno alcuna intenzione di andare a scuola questa estate e che preferiscono di gran lunga andare in vacanza. Allo stesso tempo però sono arrivate oltre 5800 richieste dalle scuole, sia statali che paritarie, a dimostrazione del fatto che in realtà i corsi estivi potrebbero essere visti di buon occhio da buona parte della comunità. 

Scuola, come sarà il rientro a settembre 

Patrizio Bianchi ha affermato che il governo sta lavorando per un ritorno a settembre in totale sicurezza. Ha accolto positivamente l’idea della Regione Lazio di vaccinare i ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità e attende con ansia la decisione dell’Ema, che arriverà il 28 maggio, sul vaccino per la fascia di età 12-16 anni. È stata anticipata al mese di luglio l’immissione in ruolo per i docenti ed è previsto un piano di assunzioni da ben 70mila posti, con la speranza di riuscire finalmente a non avere più cattedre vacanti e ad offrire agli studenti un po’ di sana continuità. 

Per quanto riguarda la Dad, la speranza è che essa non sia più necessaria il prossimo anno e che tutti gli studenti possano trascorrere il prossimo anno scolastico in presenza. Questo però non significa abbandonarla a del tutto. La Dad può essere utile in molte occasioni, per collegarsi con gli studenti di altre scuole, per i gemellaggi, per delle attività extra scolastiche, per i disabili e i ragazzi che per motivi di salute non possono essere fisicamente presenti in aula per lunghi periodi di tempo, giusto per fare alcuni esempi.