Studio e sport: i benefici dell’attività fisica

Non è certo un mistero che, in linea generale, l’attività sportiva sia fortemente raccomandata per uno stile di vita sano. Infatti, soprattutto quando in abbinamento a un’alimentazione attenta, lo svolgimento di un’attività fisica è in grado di garantire numerosi benefici. È particolarmente indicata anche per quei lavoratori costretti a prolungati periodi di sedentarietà nel corso della giornata lavorativa, ed è fortemente raccomandata durante il periodo della crescita. Soprattutto il periodo della crescita, in effetti, è interessato dall’incrocio fra, da un lato, l’attività sportiva e, dall’altro lato, lo studio. Le due cose, talvolta viste come in contrapposizione, con una che rischia di sottrarre tempo all’altra, sono in realtà da considerare non solo come perfettamente conciliabili, ma addirittura complementari: a ben vedere, la pratica sportiva è in realtà in grado di favorire lo studio.

Alcuni studi infatti hanno messo in mostra interessanti collegamenti tra lo svolgimento di attività sportiva e risultati scolastici, notando come questi ultimi tendano ad essere genericamente migliori in studenti che praticano uno sport. A motivazione di questa relazione viene ipotizzato che l’attività fisica sia in grado di far fluire il sangue verso le stesse zone del cervello responsabili dell’apprendimento, favorendone in tal modo l’attività e lo sviluppo. L’attività fisica inoltre rilascia endorfine, abbassando lo stress e migliorando la memoria. Lo sport, insomma, addirittura favorirebbe i risultati scolastici.

In tal senso, d’altra parte, innumerevoli sono i casi di studenti, in particolare statunitensi, che si sono distinti nelle più diverse discipline agonistiche come football, basket e persino il poker mentre erano impegnati nel loro percorso universitario. Ovviamente, il fenomeno in questo senso va anche ricondotto al particolare sistema di istruzione statunitense, che premia con borse di studio gli atleti più promettenti in maniera da garantirsene le prestazioni per le squadre universitarie delle più diverse discipline. In ogni caso, al netto del sistema particolare, si tratta sicuramente di un ulteriore collegamento fra sport e studio, cosa che emerge osservando come il fenomeno non sia assolutamente circoscritto agli USA. Prendendo in esame il mondo del calcio, sono innumerevoli i calciatori che, competendo ad alti livelli, abbiano parallelamente conciliato l’attività di studio fino ai livelli più alti dell’istruzione. Fra i più noti si può pensare a Guglielmo Stendardo, ex difensore di Lazio e Atalanta e laureato in diritto; Edin Dzeko, centravanti della Roma e laureato in management dello sport; Giorgio Chiellini, difensore della Juventus e della nazionale laureato in economia; ma la lista continua ancora molto a lungo, comprendendo calciatori di ogni provenienza geografica.

Una delle criticità che più spesso si riscontra è proprio quella della difficoltà di conciliare le esigenze dello studio con le necessità della vita sportiva, sia intesa come praticata a livelli agonistici sia come semplice attività amatoriale. In tal senso, infatti, potrebbe sembrare che la coesistenza delle esigenze possa inevitabilmente finire per sottrarre tempo e risorse a un’attività a scapito dell’altra. In realtà si tratta di un luogo comune abbastanza infondato: le storie di atleti e studiosi di successo sono già significative di per sé stesse, ma anche sotto questo punto di vista ci sono stati studi che hanno evidenziato un rapporto diametralmente opposto rispetto a quanto potrebbe apparire a prima vista. Infatti la necessità di conciliare le due attività porterebbe lo studente a essere in grado di organizzare meglio il tempo e potersi dividere fra le due esigenze, riuscendo di conseguenza a ottimizzare in maniera equilibrata le risorse da dedicare a studio e sport.

Infine, non meno importante, è da evidenziare come per eccellere nei due campi siano indispensabili le medesime doti: svilupparne una nello studio permette di utilizzarla con successo anche nello sport, e viceversa. Tanto agli sportivi quanto agli studenti suonano estremamente familiari concetti quali concentrazione, disciplina, perseveranza, regolarità: si tratta di caratteristiche che vengono naturalmente sviluppate dedicandosi sia allo studio che allo sport, ed indispensabili per ottenere i migliori risultati. C’è da essere sicuri che i nomi citati in precedenza siano riusciti ad applicare allo studio le medesime doti che applicavano allo sport, raggiungendo così i risultati che vengono presi a esempio di una carriera di successo.