Salve,
sono una naturopata pediatrica e ho 4 bambini in affidamento. Bambini che hanno notevoli difficoltà di comportamento date dalle privazioni e dai forti disagi subiti nell’infanzia. Quest’anno abbiamo speriementato cosa vuol dire inserire un bambino in difficoltà che richiede un sostegno pressochè a tempo pieno, all’interno dell’istituzione scuola.
Il dramma!
Insegnati che andavano e venivano perchè non di ruolo per dei bimbi per i quali è fondamentale il rapporto di fiducia con un’unico adulto da stimare e di cui non avere paura e fidarsi. L’impossibilità di frequentare a tempo pieno, sentendosì così “diversi”, a causa della mancanza di organico.
Anche alcune insegnanti di sostegno “non preparate e predisposte” che “temevano” le reazioni dei bambini e preferivano isolarli e controllarli piuttosto che comprenderli e trovare la giusta chiave di lettura… che c’è sempre.
La scuola si è data da fare ma è stata impotente dinnanzi alla macchina della burocrazia e davanti al salvadanaio sempre vuoto per i piccoli a cui in teoria dovrebbe essere dedicato “il servizio scuola”, ma sempre pieno per i grandi che dovrebbero dedicarsi al loro benessere e al loro maturare.
Cordiali saluti a tutti i lettori,
Roberta Cavallo
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