Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Claudio Menga segretario di Flc Cgil di Bari in difesa della scuola pubblica.
CONVOCHIAMO I COLLEGI DEI DOCENTI PER DIFENDERE LA DIGNITÀ DELLA SCUOLA PUBBLICA E RECLAMARE L’OPPORTUNITÀ DEL TACERE QUANDO NON SI È DEGNI DI PARLARE
Sorge un senso di indignazione morale e civile nel sentire il nostro premier, ormai noto nel mondo per null’altro che il “bunga/bunga”, arrogarsi il diritto di parlare, per giunta davanti ad una platea cristiano-riformista, di scuola pubblica, attaccandola esplicitamente e accusandola di faziosità, di inculcare “principi che sono il contrario di quelli dei genitori”, elogiando nel contempo le scuole private.
Si tratta di frasi ingiustificatamente e incomprensibilmente denigratorie, espresse da un Presidente del Consiglio che non ha alcuna credibilità morale ed etica per parlare di educazione e famiglie.
Ma quel che è peggio è che quelle parole contengono un attacco senza precedenti alla libertà d’insegnamento, un progetto politico teso a trasformare le scuole italiane in luoghi in cui si nega il pensiero critico e libero.
Sempre più spesso le parole del premier tradiscono il senso di fastidio procuratogli dalle regole costituzionali e dai principi più elementari della democrazia.
In tutta franchezza riteniamo che il furore ideologico testimoniato dal discorso di Berlusconi contro la scuola statale rappresenti l’orizzonte politico entro cui vanno collocati i tagli agli organici del personale della scuola e le scelte regressive messe in atto dal Ministro Gelmini per distruggere la qualità del nostro sistema educativo e formativo. Noi della FLC CGIL lo abbiamo sempre sostenuto e continueremo a farlo: la Ministra Gelmini non ama la scuola pubblica così come non la ama questa maggioranza che bene farebbe, se non altro per decenza, a tornarsene a casa.
La FLC CGIL di Bari, proclama la mobilitazione della categoria.
A tal fine la FLC CGIL di Bari:
1.invita tutti i docenti a richiedere una convocazione straordinaria del Collegio dei docenti su: “Gravi offese espresse dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dei Ministri al personale DELLA SCUOLA PUBBLICA”;
2.indice una campagna di assemblee sui luoghi di lavoro che condurrà la categoria allo sciopero del pubblico impiego del prossimo 25 marzo.
Al punto in cui siamo giunti diventa sempre più urgente mandare un forte segnale di sdegno morale e resistenza civile che parta con lo SCIOPERO GENERALE INDETTO DALLA CGIL PER UNIRE CIÒ CHE QUESTO GOVERNO HA DIVISO E DIFENDERE IL DIRITTO DELLE PERSONE ALLA LIBERTÀ, AL SAPERE E AL LAVORO.
Per la Segreteria FLC – CGIL Bari
Claudio Menga
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