Lavori nella scuola? Resta aggiornato sulla nostra pagina Facebook o su Twitter.
Questa agenda, promossa dall’iniziativa del gruppo facebook DOCENTI INCAZZATI e della pagina DOCENTI CONTRO LA LEGGE APREA, e sottoscritta da 259 colleghi di tutta Italia, si rivolge a tutti i candidati alle elezioni del 24-25 febbraio che vogliono difendere la scuola pubblica e i diritti di tutti i lavoratori e degli studenti, contro la devastazione operata dalle riforme degli ultimi dieci anni e contro ogni ipotesi di ulteriore taglio alle risorse per l’istruzione, ma che sono, come dimostrano i programmi fin qui pubblicati dai partiti, e le dichiarazioni pubbliche di molti politici, drammaticamente A CORTO DI ARGOMENTI.
I docenti che hanno sottoscritto questo appello si sono fermati a 31 argomenti, consapevoli che potevano essere 99, ma consapevoli soprattutto che la gran parte delle priorità di questa fase è legata alla resistenza a un progetto di ridimensionamento delle finalità educative della scuola pubblica, di attacco ai diritti dei lavoratori, di introduzione di elementi di profitto, rinviando la formulazione di una proposta costruttiva, coerente e organica, a un momento più adatto alla riflessione e alla progettazione di una proposta organica, in cui l’agenda non sia dettata da scadenze decise altrove.
La scuola pubblica vive infatti da almeno un quindicennio in una continua emergenza, sottoposta a tagli indiscriminati alle risorse, a riforme disorganiche e incongrue, che costringono i lavoratori, gli studenti e in genere tutta l’utenza a un atteggiamento di difesa dell’esistente.
In particolare osserviamo che, così come è assente da tutti i canali di informazione, se non quando, sempre più spesso, è teatro di fatti di cronaca, ugualmente la scuola pubblica risulta avere un ruolo di secondo piano nei programmi elettorali di tutti i candidati alle prossime elezioni politiche.
Per questo, per ricordare che esistiamo, per rammentare quali sono le reali esigenze della scuola e dei suoi utenti, abbiamo deciso, insegnanti di tutta Italia, di ogni ordine di scuola, rappresentanti di tutte le classi di concorso, di produrre e diffondere un’agenda in cui elencare in modo articolato le richieste fondamentali che, pensiamo, dovrebbero costituire gli obiettivi minimi di qualsiasi programma politico.
1. No agli aumenti dell’orario di servizio dei docenti in qualsiasi ordine e grado di scuola, indipendentemente da possibili aumenti di stipendio;
Continua a leggere l’intero articolo sul sito di Agenda 31.
You may also like
-
Abilitazione all’insegnamento in Italia: cos’è e come funziona
-
Recupero anni scolastici: una guida pratica per genitori e alunni
-
L’Università Popolare degli Studi di Milano sbarca su Wikipedia
-
Collaborazione scuola-famiglia nell’era digitale: come promuovere un apprendimento connesso e sicuro
-
LA SCUOLA DEVE AVERE FRETTA?