Da un rapporto su giovani e scuola: chi non studia resta povero

Dallo Young International Forum i dati per meglio orientare gli studenti all’ occupazione.

La crisi economica ha accelerato in tutta Europa la tendenza al trasferimento dei posti di lavoro dalle attività manifatturiere di base verso il settore dei servizi, comportando comunque una perdita di posti di lavoro superiore al previsto. Per gli studenti, specialmente italiani, che devono scegliere un percorso di istruzione finalizzato alla costruzione di una carriera professionale, si conferma dunque la necessità di una formazione qualificata, sia per trovare lavoro sia per contrastare il rischio povertà, in aumento per chi ha una istruzione di basso livello.
Sono solo alcuni, questi, dei risultati emersi dal primo Rapporto su Giovani e Lavoro realizzato dallo Young International Forum (Yif Roma, 11 – 13 aprile), evento giunto alla terza edizione e nato per offrire agli studenti medi, superiori ed universitari possibilità di un migliore orientamento nel mondo del lavoro.
Il Rapporto, basato su dati Cedefop ed Eurostat, è stato presentato questa mattina al Centro Frentani a Roma, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dello YIF Mariano Berriola, la presidente dei giovani imprenditori Confapi Valentina Sanfelice di Bagnoli e lo scrittore Alessandro Rimassa, autore di Generazione mille euro) si propone di facilitare la lettura delle tendenze nel mercato del lavoro, fornendo un’ulteriore strumento ai ragazzi per indirizzarsi al meglio verso determinate scelte professionali.