Quali sono le ultime normative per chi vende il proprio oro ai Compro oro.

Vi sono moltissime persone che, per necessità o per convenienza, scelgono di vendere i propri gioielli presso uno dei tanti compro oro della propria zona. Purtroppo molti sono stati i casi i riciclaggio di soldi e proprio per questo motivo sono state introdotte, nel mese di Maggio 2017, delle normative per prevenirlo.

Tra gli aspetti che sono affrontati all’interno delle normative, ve ne sono alcuni molto importanti da conoscere per evitare di andare contro la legge e dover pagare delle sanzioni.

 

Importantissima è la nuova definizione di ”compro oro”, che sta ad indicare tutte quelle attività commerciali che si occupano di acquisto, commercio o rivendita di oggetti d’oro, che devono essere necessariamente iscritte al registro dei compro oro dell’OAM (per farlo devono però possedere la licenza per attività riguardanti oggetti preziosi, in questo caso usati oppure destinati alla fusione).

 

Vi è inoltre stato un abbassamento della soglia del contante che i compro oro possono pagare al cliente. È stato imposto infatti un limite di 500 euro in contanti (mentre prima era pari a 1000 euro), che se venisse superato provocherebbe il pagamento di sanzioni salatissime sia per i gestori dell’attività, che del cliente che non ha dichiarato l’anomalia.

Oltre quella somma è necessario un pagamento tramite bonifico su un conto corrente apposito e la compilazione di una scheda contenente tutte le informazioni sulla vendita/acquisto dell’oro. Se Le informazioni nella ricevuta comprendono aspetti come i dati identificativi del cliente, la data dell’operazione, la valutazione dell’oro, il prezzo finale e la descrizione del bene in questione. La conservazione della scheda sarà conservata dal compro oro per una durata di 10 anni, in modo da garantire una migliore qualità e trasparenza del servizio. Come si può capire, l’identificazione della clientela è importante e si trova alla base della normativa antiriciclaggio.

 

Anche la segnalazione delle azioni sospette a chi di competenza è uno dei ”punti forza” delle nuove normative in vigore. Vi sono infatti multe salate per i trasgressori, che riguardano sia il gestore del compro oro, che la persona che vi si rivolge per vendere i propri beni. Se l’esercizio in questione dovesse risultare abusivo, si potrebbe andare incontro alla reclusione (di durata fino a 2 anni) e ad una multa compresa tra i 2000 e 10000 euro.

In caso di non rispetto regole o mancata comunicazione all’oam dell’esercizio dell’attività si può andare incontro ad una multa fino a 5000 euro, mentre se la comunicazione viene dichiarata entro 30 giorni dalla data della sanzione si pagherebbe circa la metà.

I controlli vengono eseguiti dalla guardia di finanza, che ha il compito di assicurarsi che non vi siano stranezze nella compravendita dell’oro, ma anche che non vi siano manomissioni degli strumenti di peso.