Modello B: per la provincia di Bari è possibile indicare più di 2 circoli didattici

 

Via: www.cislscuola.it

 

Modello B: per la provincia di Bari è possibile indicare più di 2 circoli didattici

L’USP, con avviso urgentissimo del 27 luglio 2009 ha comunicato che fermo restando il termine del 31 luglio 2009 (e il limite di 10 scuole), gli aspiranti all’ inserimento nelle graduatorie di circolo/istituto nella provincia di Bari possono indicare più di due circoli didattici.

Il MIUR con la nota prot. n. 11395, emanata il 24 luglio 2009 ma trasmessa alle OO.SS. solo nella tarda mattinata di oggi, è intervenuto sull’indicazione nel modello B delle scuole dell’infanzia e primaria per la provincia di Bari nella quale sono presenti solo 12 istituti comprensivi a fronte di 124 circoli didattici.

Una situazione che pur consentendo di rispettare il dettato del regolamento, determinava di fatto il sovraffollamento di supplenti negli istituti comprensivi e, per contro, la carenza degli stessi nei circoli didattici (per tali ordini di scuola si prevede la possibilità di chiedere l’inserimento nelle graduatorie di massimo 10 istituzioni di cui massimo 2 circoli didattici). Un risultato esattamente contrario a quello che con il regolamento l’Amministrazione si proponeva.


La CISL Scuola, nel corso del confronto con il MIUR, ha ripetutamente sollevato la questione e sollecitato l’estensione alla provincia di Bari della deroga al vincolo di indicazione di massimo due circoli didattici, già prevista nel D.M. 56 all’art. 5, comma 1 per quelle province in cui sono presenti meno di otto istituti comprensivi.

L’Amministrazione, che ha sempre manifestato un atteggiamento rigidamente burocratico al riguardo, con la nota emanata ha solo ora delegato il Direttore regionale a “valutare, nello specifico quadro di contesto, se ricorrano le condizioni per adottare la deroga richiesta, tenuto conto, ovviamente, della presenza di controinteressati, del rispetto dei tempi tecnici e del principio della tutela della buona fede”.

L’intervento dell’USP, pur se auspicato, è sicuramente intempestivo in quanto giunge sul filo di lana della scadenza dei termini per la presentazione del modello B e rischia perciò di determinare elementi di confusione.

 

 

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