I due rapporti OCSE presentati oggi in anteprima al MIUR (indagine TALIS 2008 e Economic Survey of Italy – Education) rafforzano una convinzione che la CISL Scuola ha chiaramente manifestato anche in occasione del suo recente congresso: occorre fare di più per una crescita di qualità del nostro sistema di istruzione.
Efficaci pratiche valutative, volte soprattutto a rendere le scuole capaci di valutare l’efficacia del proprio lavoro, rappresentano, per questo obiettivo, un presupposto indispensabile.
Sui temi della valutazione, della qualità e del merito, tanto urgenti quanto delicati e complessi, va evitata la tentazione di risposte sbrigative e improvvisate, dettate da prevalenti ragioni “mediatiche” e di immagine.
La disponibilità al dialogo e al confronto con il mondo della scuola, cui ha fatto cenno il ministro in chiusura del suo intervento, rappresenta dunque l’approccio giusto, sul piano del metodo, e incontra la nostra piena disponibilità.
Inutile e stonata risulta, invece, la sottolineatura polemica con cui il ministro, per la verità riferendosi alla vecchia indagine PISA più che a quelle rese note oggi, vi legge una generica “sconfessione” delle posizioni sindacali.
La CISL Scuola non ha mai contrastato riforme vere e ben fatte: piuttosto mette in dubbio che possano considerarsi tali i provvedimenti adottati in questi mesi dal Governo all’insegna di un mero contenimento della spesa, destinato a condizionare pesantemente anche gli interventi sui nuovi ordinamenti del secondo ciclo, che pure risultavano maggiormente condivisi.
Ma le polemiche lasciano il tempo che trovano: oggi è urgente, invece, rilanciare davvero – con coerenza, nelle parole e nei comportamenti – le ragioni del dialogo.
Roma,17 giugno 2009
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
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