La prevenzione dentale tra i ragazzi

La prevenzione dentale tra i ragazzi è sempre ancora un tabù. Infatti, secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2022, sono ancora pochissimi i giovani che si affidano alle cure odontoiatriche o alle visite di controllo in maniera periodica. Basti pensare che tra gli adolescenti solo uno su tre si lava i denti una volta al giorno. Questo si associa al fatto che molti sono restii ad andare dal dentista perché, ovviamente, può essere abbastanza invasivo e doloroso. Quando si arriva all’interno della stanza, una volta che il dottore ha posizionato il rotolo carta per lettino massaggio, si teme sempre di sentire dolore. In realtà, il dentista ha fatto molti passi in avanti in questo senso: cioè il dolore non deve essere più considerato come un deterrente. Piuttosto, bisognerebbe cercare di diffondere sempre di più l’idea dell’importanza della prevenzione dentale tra i più giovani perché è fondamentale anche per gli adulti di domani. Vediamo insieme i dati circa la prevenzione dentale tra i ragazzi.

  1. I dati sulle visite dentistiche tra i ragazzi

Secondo gli ultimi dati disponibili raccolti dall’Accademia italiana di odontoiatria conservativa e restaurativa (AIC) le famiglie italiane ancora non riescono a diffondere tra i giovani l’importanza della prevenzione dentale. L’indagine è stata condotta su mille genitori di adolescenti, ovvero ragazzi sotto i 14 anni. Secondo quanto emerso rispetto agli ultimi dati disponibili, che sono quelli relativi a dicembre 2022, nel corso degli ultimi 12 mesi, nove genitori su dieci hanno accompagnato i propri figli dal dentista. Però, in realtà questi controlli sono legati a uno specifico problema e non si tratta solo di controlli di tipo generale o di prevenzione. I dati sono inferiori quando si parla del sud Italia e delle Isole. Il vero problema sta proprio nella prevenzione.

  1. I dati sulla prevenzione dentale tra i ragazzi

Quelli che ancora scarseggiano sono i dati relativi alla prevenzione dentale, come già accennato. Infatti, secondo quella che è l’analisi effettuata dagli esperti AIC sembrerebbe che il 50% delle persone interessate, cioè le mille famiglie interessate dall’analisi, non sa che tra i maggiori responsabili delle carie c’è la scarsa igiene dentale e l’eccesso di zuccheri. Due terzi, poi, non si rende conto del fatto che la carie può diventare molto pericolosa perché evolve nel giro di pochi mesi. Stando all’analisi condotta dall’Accademia italiana di odontoiatria conservativa e restaurativa (AIC) emerge che solo il 20% degli interessati sa che è la carie può presentarsi a qualunque età e non solo nei bambini. Se è vero che i picchi di incidenza si riscontrano, soprattutto, in tenera età, però c’è da dire che anche dopo i 70 anni ve ne sono tanti, così come nei 25 anni circa.

  1. Come promuovere la prevenzione tra i ragazzi

Per cercare di cambiare questo dato e far sì che gli adolescenti utilizzino sempre di più gli spazzolini e, in più, facciano delle visite ripetute di controllo, ci si sta muovendo su diversi fronti. Non solo con le associazioni di categoria. Anche il Governo sta mettendo in campo delle campagne di informazione e sensibilizzazione che dovrebbero cercare di sovvertire questi dati.