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Il dato non è più confortante se confrontato con quello del 2007, l’aumento del tasso di disoccupazione per i laureati triennali si attesta intorno all’8% e per i laureati specialistici al 10%, un aumento enorme nel giro di soli tre anni.
Il rapporto di Almalaurea ci fotografa una situazione giovanile italiana drammatica, con un tasso di disoccupazione giovanile al 31% e in aumento anche per i laureati, cala inoltre il potere d’acquisto, con una contrazione tra il 2 e il 6%, considerate la basse tretribuzioni per chi trova lavoro appena uscito dall’università.
“Nel nostro paese si parla constamente di eccellanza e di merito – dichiara Luca Spadon portavoce di Link Coordinamento universitario – ma visti i recenti dati di Almalaurea risulta evidente come non vi sia volontà da parte del nostro paese di investire sui giovani e di garantire un lavoro e un futuro migliore a chi ha studiato per anni per migliorare le sue conoscenze e competenze”
Invece di predicare riforme sul mercato di lavoro che hanno come unico obiettivo la cancellazione di diritti il governo dovrebbe pensare ad investire realmente sul futuro di una generazione che vuole restare in questo paese, per queste ragioni saremo in piazza il 9 marzo assieme alla Fiom per difendere l’articolo 18, perché non è cancellando dei diritti per alcuni che si migliora il futuro per altri, e per rivendicare un futuro per una generazione.
Noi siamo l’alternativa alla fuga.
