Gli studenti: il Governo investa sul futuro dei giovani!

Non sei ancora fan di Scuola Magazine su Facebook? Clicca MI PIACE e diffondi fra i tuoi contatti!

Apprendiamo oggi dai dati di Almalaurea l’aumento del tasso di disoccupazione dei laureati dal 2009 al 2010, dal 16 al 19% per i laureati triennali, dal 18 al 20% per i laureati specialistici.
Il dato non è più confortante se confrontato con quello del 2007, l’aumento del tasso di disoccupazione per i laureati triennali si attesta intorno all’8% e per i laureati specialistici al 10%, un aumento enorme nel giro di soli tre anni.

Il rapporto di Almalaurea ci fotografa una situazione giovanile italiana drammatica, con un tasso di disoccupazione giovanile al 31% e in aumento anche per i laureati, cala inoltre il potere d’acquisto, con una contrazione tra il 2 e il 6%,  considerate la basse tretribuzioni per chi trova lavoro appena uscito dall’università.

“Nel nostro paese si parla constamente di eccellanza e di merito – dichiara Luca Spadon portavoce di Link Coordinamento universitario – ma visti i recenti dati di Almalaurea risulta evidente come non vi sia volontà da parte del nostro paese di investire sui giovani e di garantire un lavoro e un futuro migliore a chi ha studiato per anni per migliorare le sue conoscenze e competenze”

Il Governo preferisce parlare della necessità di costruire la Tav o di abolire il valore legale del titolo di studio per migliorare il futuro dei giovani e non si preoccupa invece di investire in didattica, in ricerca e di sostenere tutti quegli studenti che usciti dall’università sono alla ricerca di un posto di lavoro.


Invece di predicare riforme sul mercato di lavoro che hanno come unico obiettivo la cancellazione di diritti il governo dovrebbe pensare ad investire realmente sul futuro di una generazione che vuole restare in questo paese, per queste ragioni saremo in piazza il 9 marzo assieme alla Fiom per difendere l’articolo 18, perché non è cancellando dei diritti per alcuni che si migliora il futuro per altri, e per rivendicare un futuro per una generazione.

Noi siamo l’alternativa alla fuga.