Da Pasqua ormai decine di migliaia d’insegnanti disertano le scuole lasciando a casa 600 mila alunni. Una protesta a oltranza contro l’aumento dell’orario di lavoro e un modello di risparmio dei costi che trasformerà le scuole in ‘discount’.
In Italia bastano quattro ore di sciopero in uno qualsiasi dei servizi pubblici a far scatenare stampa, classe politica e opinione pubblica qualunquista contro quei lavoratori che si ‘permettono’ di bloccare una qualche attività per rivendicare i propri sacrosanti diritti.
Ma a qualche centinaia di chilometri a nord delle Alpi c’è un piccolo paese dove ormai da tre settimane è in corso un duro braccio di ferro tra gli insegnanti delle scuole superiori e degli istituti tecnici e il governo. E’ da Pasqua ormai che il sindacato dei lavoratori della scuola della Danimarca ha convocato uno sciopero a oltranza (!) contro un piano governativo che porterà a un aumento netto dell’orario di lavoro e a un crollo della qualità della docenza.
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