UDS: SI ALL’ ICI ANCHE PER LE SCUOLE DELLA CHIESA

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In merito all’emendamento presentato da Monti in Senato al D.L. 1 del 2012 concernente “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” in merito alla proposta di eliminare l’esenzione dall’ICI per gli immobili ad uso commerciale di proprietà della Chiesa, l’On. Casini è subito intervenuto, pur accettando parzialmente la misura, a difesa delle scuole della Chiesa che, a suo avviso, svolgerebbero una presunta funzione di “supplenza rispetto alle latitanze del pubblico”.

“Le dichiarazioni di Casini – commenta ironicamente Mariano di Palma, coordinatore nazionale UdS – rientrano nella serie del “la legge è uguale per tutti, ma per alcuni è più uguale che per altri”. Casini vuole, in una situazione di difficoltà e crisi generale, in cui le scuole pubbliche hanno in questi anni pagato fin troppo i tagli, continuare a preservare uno stato di privilegio per la scuola cattolica.”

“Ammesso e non concesso che le scuole cattoliche assolvano alle assenze di quelle pubbliche, l’unico modo per mettere le scuole pubbliche in una condizione migliore è tagliare definitivamente i finanziamenti alle private e implementare esponenzialmente quelli per le pubbliche, le quali si trovano con l’acqua alla gola. Le dichiarazioni di Casini vanno nella direzione di preservare l’orticello degli interessi e dei privilegi che rappresenta. E’ fondamentale reintegrare i tagli della 133 del 2008 a causa dei quali troppe scuole impongono impropriamente il contributo volontario agli studenti. Diciamo pertanto al Governo – conclude di Palma – che se si vuole rilanciare davvero la competitività del paese è fondamentale dare la possibilità a tutti di accedere alla scuola pubblica, senza costi aggiuntivi, finanziadola propriamente e innovandola nella didattica e nelle infrastrutture.”

UNIONE DEGLI STUDENTI