Scuola: gli studenti sfidano il Ministro sul valore legale del titolo di studio!

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Il premier Monti il 27 gennaio ha annunciato di voler sottoporre a consultazione pubblica il tema del valore legale del titolo di studio, per questo il Miur ha elaborato un questionario, pubblicato il 22 marzo e aperto a tutti i cittadini per richiedere le loro opinioni in merito a questo tema.

Come studenti e studentesse, che in questi anni si sono mobilitati contro la legge Gelmini, abbiamo sin da subito denunciato le modalità con cui questo questionario era stato costruito; alcune domande sono infatti molto difficili, altre invece sembrano indirizzare le risposte verso nell’unica direzione di cancellare il valore legale. Per questo abbiamo definito il questionario come una truffa che aveva l’obiettivo di confondere gli studenti e i cittadini per ottenere un risultato favorevole all’abolizione del valore legale del titolo di studio.

“Per queste ragioni abbiamo deciso di sfidare il Miur, proprio sul terreno della democrazia, abbiamo sempre criticato il ministro Gelmini che non aveva mai ascoltato gli studenti – dichiara Federico Del Giudice portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – ma critichiamo ancora di più questo governo che prende in giro i cittadini, costruendo dei questionari formalmente aperti ma che non sono altri che un percorso ad ostacoli che ha l’obiettivo di portare le persone a commettere un errore per legittimare pubblicamente la posizione del premier che si è già espresso favorevolmente all’abolizione”.

Abbiamo quindi elaborato un prontuario delle risposte al questionario del governo, in modo da poter spiegare a tutti gli studenti come rispondere per evitare la cancellazione del valore legale in modo da non cadere in alcuni trabocchetti insiti nelle domande poste dal Miur.


“Crediamo però che non sia sufficiente rispondere a quel questionario, che comunque siamo intenzionati a vincere sui numeri, portando ad esprimere migliaia di studentesse e studenti contro l’abolizione del valore legale del diritto allo studio. – dichiara Luca Spadon portavoce nazionale di Link Coordinamento universitario – Per questo aderiamo con forza alla proposta emersa dall’assemblea “Università bene comune” di Bologna di proporre un contro-questionario condiviso da tutti i soggetti che vivono tutti i giorni, per analizzare con trasparenza la situazioni degli atenei, e che sia un strumento per la comprensione delle difficoltà esistenti oggi nel mondo della conoscenza”.

“Ci impegneremo fin da subito, assieme a tutte le componenti dell’università, per costruire un ampio fronte interno alle scuole e all’università che rilanci la partecipazione e ci permetta di sconfiggere questo governo sfidandolo sulla democrazia – dichiara Mariano di Palma coordinatore dell’Unione degli studenti – per questo organizzeremo assemblee e banchetti informativi sul valore legale e su tutti i temi riguardanti la formazione, davanti a tutte le scuole e le università di questo paese dove inviteremo tutti a votare al questionario del Miur, ma sottoporremo a tutti il contro-questionario in modo da poter far conoscere a tutti i cittadini la drammatica situazione del sistema formativo di questo paese”.

Crediamo che questo governo abbia palesato di voler lavorare nel solco delle politiche del ministro Gelmini di distruzione dell’università, lo dimostrano anche i recenti decreti approvati dall’ultimo consiglio dei ministri che hanno l’unico obiettivo di alzare le tasse agli studenti e di costruire un’università per pochi, un’università d’elité il cui unico scopo è la ricerca del profitto.

Il premier Monti e il ministro Profumo devono sapere che noi non caschiamo nei loro trucchi, che siamo pronti a raccogliere la sfida, proponendo una vera consultazione degli studenti e dei cittadini tutti, non abbiamo intenzione di piegarci al gioco di chi ci vorrebbe rubare il futuro, precarizzando ulteriormente le nostre vite attraverso la nuova riforma del mercato del lavoro, alzando le tasse agli studenti e abolendo il valore legale del titolo di studio.
A partire da oggi lanciamo una grande mobilitazione contro l’abolizione del valore legale del titolo di studio e a difesa dei diritti dei lavoratori, per tutte queste ragioni saremo davanti a tutte le scuole e le università per far votare gli studenti e in piazza a fianco dei lavoratori a partire dal prossimo sciopero generale.

Rete della Conoscenza