Il settore del “web marketing” è continuamente in crescita, con nuove notizie e rinnovamenti quotidiani. Tra tutte le funzioni presenti in rete, la “SEO” è quella che col trascorrere del tempo si è modificata maggiormente, andando al passo con lo sviluppo e il continuo perfezionamento dei “motori” di ricerca.
Conseguentemente pure l’immagine del “SEO”, l’esperto che si dedica alla precisa attività di ottimizzazione dei portali “web”, è cambiata nel tempo.
Difatti attualmente si richiedono molte più abilità tecniche e di un tipo di livello elevato, anche se spesso si pensa (sbagliando) che la “SEO” sia un genere di lavoro idoneo per chiunque.
Il periodo degli anni “’90”
A quei tempi iniziarono a espandersi i primi motori di “ricerca” e in un lasso di tempo alquanto breve i “webmaster” cominciarono a capire che attivandosi su determinati fattori, potevano condizionare la sistemazione dei loro siti per quelle ricerche effettuate da parte dei clienti sul “motore” di ricerca.
Una volta compreso il funzionamento, per tanti “webmaster” divenne una consuetudine riempire i siti “web” con dei termini chiave anche non concernenti la propria attività. Ciò solamente come scopo di riuscire ad aumentare la quantità di visitatori della pagina, usando delle metodologie che attualmente si potrebbero definire come “spam”.
L’arrivo di “Google”
Nel “1998” viene lanciato “Google” che trionfa sugli antagonisti nel momento in cui inserisce il “PageRank”, ovvero un “algoritmo” d’avanguardia che applica un valore a ogni portale, basandosi sull’aspetto qualitativo e pure sul quantitativo dei “link” che provengono da altri siti.
Questa qualità unita all’esito di ulteriori “algoritmi”, collabora nella definizione del “ranking” di quella precisa pagina per una o diverse parole chiave.
Pertanto per merito della “qualità” dei risultati dati dagli utenti, in poco tempo “Google” riesce a predominare, diventando così il più importante “motore” di ricerca in quasi tutto il mondo.
La calata (presunta) della “SEO”
Come qualunque mezzo digitale a un certo punto pure la “SEO” ha risentito di un evidente calo.
In ogni caso anche se nel “2010” si è iniziato a parlarne di meno attraverso i media, nessun individuo ha mai smesso di fare “SEO” o di effettuare un controllo periodico del punto in cui si trova posizionato il proprio sito.
Difatti tuttora il rimedio migliore per quando si ha una problematica da risolvere, è sempre quello di fare un tipo di ricerca “online”.
Ecco perché i motori di ricerca hanno continuato a migliorarsi col passare del tempo, proprio per essere un valido supporto per tutti gli utenti del “web”.
Ma quando si richiede una SEO audit ? L’audit è una valutazione autonoma utile appunto per valutare con imparzialità un oggetto specifico, per accertare se i sistemi e gli obiettivi stabiliti precedentemente siano stati concretizzati.
Questo genere di attività viene svolta dall'”auditor”, uno specialista che ha delle peculiarità dimostrate e una tipologia di competenze efficaci per poter fare questo tipo di lavoro.
Questa verifica “SEO” risulta essere fondamentale per capire le potenzialità e le mancanze di un sito, in maniera tale da poter intervenire sia per correggere sia per incrementare una strategia “SEO” valida per ottimizzare l’esito del proprio lavoro.
You may also like
-
Come Risparmiare Energia nelle scuole: Strategie e consigli pratici
-
L’intelligenza artificiale nelle scuole italiane: una rivoluzione tra opportunità e sfide
-
La fibra ottica: una tecnologia rivoluzionaria
-
Vega Training ottiene il riconoscimento di “Google Cloud Training Partner”
-
Piano scuola 4.0 la soluzione PNRR per tecniche e tecnologie turistiche