Sulle graduatorie prioritarie pubblichiamo un comunicato giunto in redazione dai Cobas Scuola di Reggio.
Il MIUR ha emanato, in data 15 settembre 2010, ad integrazione del DM 68/10, il DM 80/10, con il quale si consente l’inserimento negli elenchi prioritari anche a coloro che hanno stipulato un contratto di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche o di almeno 180 giorni nell’ a.s. 2009-2010 nella stessa istituzione scolastica e non abbiano ottenuto nell’a. s. 2010-11 una nomina annuale o fino al termine dell’attività didattica in carenza di posti disponibili o l’abbiano ottenuta su uno spezzone in assenza di proposte di nomina su cattedre o posti interi.
Possono presentare domanda solo coloro che comunque sono inseriti a pieno titolo nelle graduatorie provinciali.
Il personale docente ed ATA interessato, al fine di essere inserito negli elenchi prioritari di una sola provincia, presenterà domanda alla scuola di servizio dell’A.S. 2009/2010. nel periodo tassativo dal 15 al 30 settembre 2010, secondo il modello di domanda riservato esclusivamente ai destinatari del citato D.M. 80/2010.
La provincia a cui indirizzare la domanda
ll personale docente e educativo può scegliere di presentare domanda tra la provincia di inclusione effettiva nelle graduatorie ad esaurimento e quella in cui è incluso nelle graduatorie d’istituto. Nel caso però in cui abbia accettato uno spezzone in una delle province aggiuntive deve presentare domanda ai fini del completamento solo in questa provincia.
Il personale ATA può presentare domanda in quella di attuale inclusione nelle graduatorie permanenti (24 mesi) o nelle graduatorie/elenchi ad esaurimento (DM 75/01 o DM 35/04).
Al personale a cui fa riferimento il D.M. 80/10 si applicano tutte le disposizioni previste dal
DM 68/10 e gli elenchi prioritari includeranno sia i destinatari del DM 30 luglio 2010 n. 68 quanto i destinatari del DM 80.?Questi ultimi saranno tuttavia inseriti col punteggio che loro compete di seguito ai destinatari del precedente decreto n 68/2010.
Nonostante questa piccola estensione si tratta veramente di un altro tassello dell’ ammazzaprecari perché non solo non prevede alcuna risorsa aggiuntiva e lascia inalterati, in presenza di un vero e proprio licenziamento di massa, i massici tagli operati, ma ripropone una ulteriore divisione tra i precari alimentando così la guerra tra poveri
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