Editor: un aiutante prezioso

Al giorno d’oggi, è indubbio che la globalizzazione e il conseguente avvento della tecnologia hanno condotto ad un allagamento dei canali di comunicazione. Sorgono nuovi mezzi di diffusione delle informazioni come blog, piattaforme online, social etc. Tramite queste realtà liberi professionisti, aziende e chiunque abbia accesso ad una connessione internet può sponsorizzare le proprie attività, facendosi conoscere. 

Ecco dunque che, per dare una buona immagine di sé, il modo in cui ci si presenta assume un’importanza fondamentale. Ed è per questo che aziende e imprenditori, oltre che autori di romanzi e racconti, saggisti, pubblicitari e così via, spesso ricorrono alla figura dell’editor per far sì che il messaggio che vogliono comunicare passi forte e chiaro. 

Che lavoro svolge l’editor?

L’editor si occupa di rivedere attentamente un elaborato scritto, di qualsiasi tipo o forma. Come se lavorasse ad un puzzle, sposta e riassembla i pezzi del testo in modo da rendere il quadro omogeneo e piacevole. Confeziona, insomma, lo scritto perfetto, pronto per la pubblicazione o la diffusione sulle varie piattaforme. Modifica in modo sapiente, se necessario, trama, personaggi e dialoghi, tenendo in considerazione anche lo stile dell’opera che analizza. Grazie al suo contributo, il prodotto finale risulta migliorato e pronto per essere divulgato, libero dalle imperfezioni che potrebbero intralciarne la circolazione.

Come diventare un editor? 

È un ruolo fondamentale, quello dell’editor, in quanto mediante il suo intervento permette ai propri clienti di realizzarsi. Una figura vitale, insieme a quella del correttore di bozze, nel mondo dell’editing e servizi editoriali. 

Se si desidera intraprendere una carriera di questo tipo, è bene tenere conto di fattori e abilità essenziali da saper padroneggiare al fine di svolgere bene il proprio lavoro:

  • L’editor e il correttore di bozze sono figure diverse e da non confondere, anche se il primo deve essere in grado di destreggiarsi con la grammatica e la lingua proprio come il secondo. La differenza sta nel fatto che l’editor si concentra fondamentalmente sulla trama e sulle sue particolarità, mentre il correttore di bozze si prende cura del testo da un punto di vista tecnico, emendando errori ortografici, grammaticali e di battitura;
  • Poter leggere moltissimo, e di tutto. Ogni genere possiede alcune peculiarità che si ripetono, costituendo veri e propri cliché. Concentrandosi su un genere o su un modo particolare di esprimersi, si apprendono i suoi luoghi comuni. Questo rende più semplice lavorare con quel determinato materiale in futuro;
  • Possedere un’ampia cultura, sia della propria lingua d’origine che non, in modo da conquistare una certa duttilità di linguaggio e una più ampia rosa di tematiche da affrontare. In un tale impiego, avere competenze culturali e tecniche è basilare per avere successo nei propri obiettivi;
  • Non smettere mai di apprendere. Facendo un lavoro simile, è di fondamentale importanza mantenersi informati. Aggiornarsi è vitale, per un editor;
  • Avere intuito e saper fiutare le capacità di un autore. Una volta riconosciute le potenzialità di un cliente, si deve essere in grado di orientarlo verso argomenti che gli sono più affini, assistendolo passo passo;
  • Imparare sempre da ciò che si corregge. Lavorando su un’opera, le correzioni e le modifiche apportate devono sempre rimanere impresse nella memoria dell’editor. Questo perché le conoscenze acquisite gli potranno essere utili un domani, nell’elaborazione di altri scritti;
  • Ascoltare chi ne sa di più. È importante accogliere i consigli e le dritte di chi esercita questa professione da tempo. I professionisti del settore dovrebbero sempre confrontarsi fra loro, per approfondire e sviluppare le proprie capacità. Tuttavia, tenendo in conto i suggerimenti degli esperti, è consigliabile sviluppare un proprio metodo d’azione;

È bene ricordare che ogni editor possiede un proprio modo di lavorare e, sviluppandolo nel corso della carriera, risulterà evidente che non esistono regole precise per esercitare il suo impiego. Infatti, ognuno è dotato di una sensibilità e di una visione differente, che si riflette sul suo metodo di lavoro. Una cosa è certa: lo scopo dell’editor, sostanzialmente, è aiutare i propri clienti a raggiungere i loro obiettivi

Per quanto riguarda il marketing necessario alle aziende, fondamentale è riuscire a far trasparire il messaggio che si propongono di comunicare. Gli scrittori che si rivolgono ad un editor, freelancer o proveniente da una casa editrice, desiderano invece che la loro opera brilli fra le altre, raggiungendo il massimo delle sue potenzialità. L’editor accompagna gli autori, dunque, nel lungo viaggio verso la pubblicazione.Quel che fa l’editor, in poche parole, è esaudire i desideri dei propri clienti e centrare a pieno i loro propositi con successo.