Si è concluso il IX Congresso Internazionale AUTISM-EUROPE UN FUTURO PER L’AUTISMO

Si è concluso ieri, presso il Centro culturale Le Ciminiere di Catania, il IX Congresso Internazionale Autism-Europe, “Un futuro per l’Autismo”, promosso da Autism-Europe aisbl e Autismo Italia-onlus. Tre giorni di approfondimento, dall’8 al 10 ottobre, per interrogarsi sull’autismo, sugli aspetti clinici e gli interventi psicoeducativi, che hanno visto la partecipazione di oltre 1300 visitatori provenienti da tutto il mondo.

Correva l’anno 1943 quando lo psichiatra Leo Kanner individuò la sindrome autistica, seguito un anno dopo da Hans Asperger, che descrisse una patologia simile, anche se con una prognosi meno severa. Oggi si parla comunemente di Sindrome autistica o Spettro autistico, facendo riferimento alla definizione di autismo riportata nel sistema di classificazione standard di psichiatria DSM – IV e all’insieme dell’autismo classico (descritto da Kanner) e della sindrome descritta da Asperger. Ma, nonostante in questi anni sia cresciuta l’attenzione nei confronti di questo disagio, rimangono ancora gravi i ritardi nei tempi della diagnosi precoce, nel rapporto diagnosi precoce/abilitazione precoce, nelle diseguaglianze socio-sanitarie sostenute dalla scarsa offerta dei servizi e dai maggiori oneri delle famiglie. I servizi, infatti, dovrebbero svolgere funzione di diagnosi e riabilitazione attraverso un supporto medico, psicologico, pedagogico e sociale, adeguati per fascia di età (infanzia, adolescenza ed età adulta) e dovrebbero prevedere l’ interazione con la famiglia, la scuola e, ove possibile, il mondo del lavoro.

Il congresso conclusosi a Catania, ha dato voce a professori illustri ma anche alle famiglie che, ogni giorno, combattono con l’autismo, per condividere informazioni attendibili sui progressi della scienza e sulle pratiche d’intervento.

E’ stato fatto il punto sui principali sintomi che caratterizzano l’ASD: la difficoltà dei bambini autistici nelle interazioni sociali e nella comunicazione, il loro calo di interesse verso il mondo esterno e il loro comportamento ripetitivo. Segnali che, individuati il prima possibile, permettono di delineare percorsi diagnostici e riabilitativi. Sono state illustrate le diagnosi e il trattamento precoce dell’autismo, identificati i rischi di autismo nel primo anno di vita, individuati i fattori ambientali, neurobiologici e neuroimmunologici dell’autismo. In particolare, sono state analizzate le politiche sanitarie per l’autismo che, ad esempio in Sicilia, ancora necessitano di attenzione: l’ esame dei dati resi pubblici dal Tavolo Nazionale Autismo del Ministero della Salute non cita la Sicilia fra le regioni con programmi specifici finanziati e fra quelle con programmi di diagnosi precoce.
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“L’Autismo è una disabilità grave, che produce una condizione di stress elevato per le famiglie – ha commentato a chiusura del congresso, Giuseppe Bellomo, del “Comitato organizzatore Catania 2010” – L’attuale situazione di estrema carenza di servizi disponibili per le persone con autismo e la sostanziale assenza di indirizzo e di coordinamento tra le Istituzioni preposte alla erogazione di tali servizi, sono ulteriori motivi di prostrazione per le famiglie. Questo congresso, appena conclusosi, ha permesso la diffusione di conoscenze di alto valore scientifico e culturale. Ma non solo. Ha mostrato il bisogno di solidarietà delle famiglie e degli altri soggetti interessati, per avere garantiti dalle Istituzioni quei diritti che, in parte, le norme già, sulla carta, prevedono, ma che rischiano di rimanere soltanto tali, senza un impegno incessante da parte di tutti”.