Beretta, il made in Italy da quasi 500 anni

Pare che tutto sia cominciato intorno agli inizi del 1500. Era, infatti, il 1526 quando Bartolomeo Beretta ricevette il primo pagamento per una commessa relativa alla fabbricazione di canne per un archibugio destinato alla Repubblica di Venezia.
Prima mercanti e poi produttori veri e propri, gli appartenenti alla famiglia Beretta, costituiscono la più vecchia dinastia a livello mondiale, una dinastia da sempre impegnata nel settore delle armi da fuoco. Dal XVII secolo, la famiglia Beretta, da sempre residente nella provincia bresciana, precisamente a Gardone Val Trompia, acquista le prime fucine utili alla lavorazione dell’acciaio proveniente dai forni fusori. Perché Gardone Val Trompia? Perché in questo luogo da sempre si rintraccia l’esistenza di numerose fucine gestite da fabbri locali dediti alla produzione di oggetti vari, tra cui, imperanti, le armi da fuoco, ma anche attrezzi agricoli.
Quale luogo migliore, dunque, per trasformare nel tempo un’attività artigianale in una fiorente industria?
E in effetti, va sottolineato che la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta S.p.A. serve i propri prodotti in tutto il mondo, a corpi militari, di polizia e civili.
Il successo deriva anche dall’ampiezza dei prodotti offerti che includono doppiette, fucili a canne sovrapposte, fucili semiautomatici, fucili da caccia, fucili d’assalto, pistole mitragliatrici, pistole ad azione semiautomatica, fucili sportivi e rivoltelle.
Ma la star della casa è la pistola nella sua declinazione 92FS che è in dotazione all’esercito ed ai dipartimenti dediti alla sicurezza, in particolare in Italia, Francia e Stati Uniti d’America.
E come tutte le star non poteva mancare nei film d’azione tra i quali ricordiamo le famosissime serie Arma Letale, Die Hard e, alcuni episodi di 007.
Data la precisione delle armi costruite, Beretta è da sempre nel mondo delle competizioni vincendo più gare di qualunque altro fucile.
Rinomata è anche la linea di accessori ed abbigliamento dedicati alla caccia avente l’obiettivo di rispondere alle esigenze di chi passa lunghe ore all’aperto in tutte le condizioni meteorologiche ed a tutte le latitudini. Da questo punto di vista, massima attenzione è posta alle cartucce cui sono richieste grandi prestazioni. Se la scelta del fucile è relativa al tipo di caccia (da appostamento o vagante) e alla cacciagione, il tipo di cartuccia dipende necessariamente dall’arma scelta e dalla distanza di tiro. Se la caccia, poi, viene effettuata in zone umide o dominate dall’acqua (come nel caso della caccia agli acquatici), sarà più apprezzata una cartuccia con bossolo in plastica che garantisce di mantenere la polvere all’asciutto. Una cartuccera, naturalmente, completerà l’abbigliamento del buon cacciatore.