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Cancellare Dante dalla programmazione: è la richiesta avanzata dalla Gherush92, un’organizzazione di ricercatori e professionisti che gode dello stato di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. In pratica, entrando nel vivo della questione, questa organizzazione, che si occupa di diritti umani e lotta al razzismo, ha chiesto di eliminare la Divina Commedia o, quanto meno, di farla studiare con le “dovute accortezze”. Ma cosa viene contestato a uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana che da sempre è una pietra miliare delle programmazioni scolastiche? Ci sarebbero delle considerazioni antisemite e razziste e per questo si si necessiterebbe di adeguati filtri prima di farla studiare agli studenti. Nello specifico, si contestano vari canti: il XXXIV, il XXIII, il XXVIII, il XIV. Da Gherush92 spiegano che gli studenti studiano un’opera dove si usa giudeo in modo dispregiativo, si calunnia il popolo ebraico e c’è un messaggio antisemita. Oggigiorno, sottolineano i membri dell’organizzazione, si deve condannare quanto più possibile il razzismo e per questo motivo si devono educare gli studenti, magari spiegando loro quanto scritto da Dante.