Le diverse tipologie del rischio biologico

Per infettanti o agenti biologici si intende una successione di elementi che hanno un’origine biologica e che possono inficiare in modo rischioso e nocivo la qualità dell’aria in un specifico reparto produttivo di un’azienda o l’ambiente in generale, coinvolgendo e interessando più persone.

Per questo, esistono numerose classificazioni di rischi biologici che devono essere identificati e valutati in modo adeguato in base alla loro causa scatenante e al potenziale pericolo: non a caso si parla spesso di rischio biologico potenziale e di rischio biologico deliberato.

Con l’aiuto di Pageambiente, società specializzata nell’analisi e valutazione del rischio biologico, abbiamo realizzato questa piccola guida con l’obiettivo di informare gli utenti sulle misure da adottare e sui rischi biologici nocivi per la salute di ogni lavoratore.

Valutazione rischio biologico e dei contaminati

Poiché sono presenti moltissime tipologie di rischi biologici, occorre utilizzare differenti misure di sicurezza e numerose valutazioni degli stessi rischi e agenti. Individuare il tipo di agente contaminante che potrebbe nuocere alla salute dei lavoratori e alla qualità dell’ambiente lavorativo, rappresenta il primo passo per poter poi iniziare il processo di valutazione del rischio biologico.

L’analisi prevede che ci sia un attento studio dei processi di produzione nelle aziende, una valutazione del contesto e delle caratteristiche dei prodotti utilizzati durante il lavoro quotidiano. Inoltre, la valutazione dei rischi prevede degli standard e processi di analisi ben definiti per compiere al meglio le attività di salvaguardia e sicurezza dell’ambiente professionale. Tutto dovrà poi essere specificato nel DVR rischio biologico.

I punti fondamentali delle analisi dei rischi sono i seguenti:

  • Studio delle cause dello sviluppo del rischio
  • Analisi delle diverse tipologie di agenti biologici e i possibili effetti che potrebbero causare gli stessi
  • Indagine delle probabilità dei danni che potrebbero verificarsi una volta essere venuti a contatto con agenti di natura biologica
  • Costanza degli eventuali contesti rischiosi per i dipendenti e i reparti d’azienda

Questo tipo di valutazione permetterà di determinare le misure indispensabili volte alla diminuzione dell’esposizione del rischio biologico, mediante una analisi quotidiana dell’adeguatezza delle aree di lavoro, la necessità di strumenti di controllo per tutelare i dipendenti e l’ambiente professionale, infine l’attuazione di misure di sicurezza sugli esercizi aziendali in modo costante.

Rischio biologico deliberato e potenziale, generico e specifico

Ci sono quattro differenti tipi di rischi biologici, con diverse caratteristiche e sistemi di propagazione delle infezioni. Ciascuno ha le proprie peculiarità ed è importante individuare la reale tipologia di pericoli a cui lavoratori e ambiente vengono sottoposti.

  • Rischio biologico deliberato: si rivela quando un agente biologico viene utilizzato e modificato intenzionalmente all’interno di una azienda (ad esempio nelle ditte alimentari).
  • Rischio biologico potenziale: si manifesta quando un agente di natura biologica si sviluppa in modo non programmato in seguito a mutamenti inconsapevoli delle condizioni o delle caratteristiche (ad esempio in luoghi in cui ci sono rifiuti tossici).
  • Rischio biologico generico: che si sviluppa in qualsiasi azienda o ambiente lavorativo.
  • Rischio biologico specifico: presente solo in caso di reparti o settori specifici in cui lo stesso agente viene prodotto o trattato (ad esempio in alcuni laboratori o strutture sanitarie).

Quali sono i soggetti più a rischio?

Rispetto a determinati lavoratori in campi totalmente diversi tra loro, ci sono dei soggetti dipendenti sottoposti maggiormente a rischio biologico, poiché sono costantemente a contatto con possibili agenti dannosi, che potrebbero minare la loro salute e sicurezza. Alcune categorie sono i mandriani, gli agricoltori, i lavoratori che esercitano in macellerie, studi veterinari, aziende di metallurgia oppure in presenza di acquedotti o depuratori. Inoltre, si possono definire maggiormente a rischio anche i guidatori di mezzi trasportatori di animali o immondizia stradale (operatori ecologici), ma anche medici, infermieri, tecnici di laboratorio, impiegati in strutture sanitarie.

Tutte queste figure professionali sono quotidianamente a contatto con altri elementi di natura biologica, i quali potrebbero essere considerati agenti contaminanti e a loro volta infettare altri ambienti lavorativi o minacciare la salute dei singoli lavoratori.

Data la complessità della materia e le diverse tipologie di rischio che potrebbero generarsi, è opportuno che le aziende svolgano un’attenta valutazione del rischio biologico attraverso l’intervento di studi e agenzie specializzate, in modo che sia possibile analizzare meticolosamente tutti gli aspetti caratteristici dello scenario operativo e dell’ambiente di lavoro che potrebbero dar adito a pericoli derivanti dal rischio biologico.