Abbiamo contattato l’Avvocato Davide Cornalba, già autore dell’omonimo blog di settore, per pubblicare insieme il consueto approfondimento giuridico della nostra “Rubrica del venerdì” e, viste le numerose richieste giunte in redazione, anche a questo giro torniamo a parlare di sollecitazione al pubblico risparmio e delle discipline che definiscono la materia. Si, lo sappiamo che molti di voi hanno cercato già di aprire la discussione sugli eventi economici e finanziari online ma, vista la delicatezza dell’argomento, lasciamo la palla al’Avvocato e…buona lettura!
Definizione giuridica di sollecitazione al pubblico risparmio
Ecco di nuovo la definizione giuridica di sollecitazione al pubblico risparmio con qualche delucidazione in merito! Se sei capitato in questo articolo del blog dell’Avv. Davide Cornalba è perché sei alla ricerca di informazioni tecniche e soprattutto giuridiche. In particolare starai cercando informazioni certe e reali sulla sollecitazione al pubblico risparmio. In questo testo abbiamo voluto fornirti non solo la definizione giuridica ma anche qualche informazione aggiuntiva che ti permetta di conoscere meglio questo termine.
Definizione giuridica: sollecitazione al pubblico risparmio – La sollecitazione al risparmio era definita dall’art. 18 ter della Legge 7.6.1974 n. 216 modificata poi dal decreto legge 85 del 25 gennaio 1992 e prevedeva questo:
Ogni pubblico annuncio di emissione; ogni acquisto o vendita mediante offerta al pubblico; ogni offerta di pubblica sottoscrizione; ogni pubblica offerta di scambio di valori mobiliari; ogni forma di collocamento porta a porta, a mezzo circolari e mezzi di comunicazione di massa in genere; ogni annuncio pubblicitario tendente ad offrire informazioni o consigli al pubblico degli investitori, concernenti valori mobiliari non ancora emessi o per i quali l’emittente o l’offerente non abbia già predisposto il prospetto informativo, fatta eccezione per quelli quotati presso le borse valori. La sollecitazione al pubblico risparmio di valori mobiliari doveva essere preceduta da una comunicazione alla Consob, con indicazione della quantità e delle caratteristiche dei valori mobiliari offerti e dei termini e delle modalità dell’operazione. La sollecitazione doveva essere preceduta dalla pubblicazione di un prospetto informativo, riguardante il soggetto che propone l’operazione.
Capiamo meglio questo decreto legge
Questo decreto legge va ad interessare il pubblico dei risparmiatori e li sollecita ad investire i propri risparmi verso i valori mobiliari potendo usufruire di varie forme di investimento previste dalla legge. Il sollecitante ossia chi esegue l’annuncio, la vendita o l’offerta di acquisto è tenuto a presentare un’istanza preventiva presso la Consob accompagnandola con un documento informativo di modo che gli investitori possano essere informati sull’intera situazione economica e finanziaria del sollecitante. Il documento è da stipularsi su un modello apposito della Consob e quest’ultima può predisporre che il sollecitante dia ulteriori informazioni aggiuntive ma può anche decidere di vietare la sollecitazione al pubblico risparmio. Di fatti ogni azione di sollecitazione al pubblico risparmio è sottoposta ad un’analisi da parte della Consob che stabilisce se è accettabile oppure no, durante tutto il periodo di analisi la Consob può chiedere di ricevere ulteriori informazioni riguardante il sollecitante al fine di decretare un esito positivo o negativo.
Cosa si intende per diritto internazionale pubblico?
Il diritto internazionale pubblico, leggiamo nel blog dell’Avv Davide Cornalba, comprende tutte le norme e i principi internazionali che sono al di sopra di ogni decisione nazionale, scopriamo meglio questo tipo di diritto.
Come tu saprai ogni nazione ha la sua legislatura, un insieme di regole, leggi, decreti, codici e quant’altro che disciplinano la vita di ognuno di noi. A permettere la realizzazione di queste norme è la disciplina del diritto che non solo permette di apprenderle ma anche di apprendere il modo corretto per crearne di nuove quando ne occorrono. Le leggi non sono però uguali in ogni stato ed ogni stato ha le sue varie discipline di diritto che lavorano in uno o più settori, in Italia, ad esempio, abbiamo una notevole quantità di tipologie differenti di diritto che disciplinano diversi settori. Ad esempio possiamo incontrare il diritto penale, civile, amministrativo, immobiliare ognuno dei quali si occupa di un determinato settore. Spesso però si sente parlare di diritto internazionale pubblico ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Che cos’è il diritto internazionale pubblico?
Quando sentiamo parlare di diritto internazionale pubblico dobbiamo considerare che non ha niente a che vedere con il diritto statale di ogni nazione. Di fatti il diritto internazionale pubblico ha un valore superiore a quello statale e ciò vuol dire che è in un certo senso più forte e più importante. Incontriamo questo tipo di diritto solo ed esclusivamente quando ci troviamo davanti ad una comunità di stati che hanno scelto di cooperare ad un obiettivo comune e hanno perciò creato una comunità con delle vere e proprie leggi che rientrano perciò nel diritto internazionale pubblico. Con parole più tecniche possiamo identificare il diritto internazionale pubblico nell’insieme di tutte le norme, leggi e principi che regolano il rapporto che intercorre tra diverse nazioni che hanno scelto di entrare a far parte di una comunità internazionale e quindi ad esempio gli aspetti sociali, economici e commerciali.
Cosa c’è di differente rispetto al classico diritto?
Questo tipo di norme è differente da quelle statali in primis perché sono valide per tutti gli stati che aderiscono, e quindi non vi sono differenze di stato in stato. Sono inoltre norme che si collocano al di sopra delle norme statali e si basano sul principio “pacta sunt servanda”. Oltre ad interessare le singole nazioni queste tipologie di norme interessano anche le organizzazioni internazionali che operano perciò sul campo internazionale e non solo statale.
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