Didattica a distanza, i problemi più comuni

Ormai tutte le famiglie e i ragazzi hanno familiarizzato loro malgrado con la definizione didattica a distanza. La cosiddetta DAD da molti viene aspramente criticata, da altri è apprezzata, senza dubbio presenta delle criticità che non vanno minimizzate o sottovalutate. Ecco alcuni dei problemi più comuni con i quali gli studenti devono fare i conti e alcune possibili soluzioni.

Didattica a distanza e contatto umano

Uno dei temi su cui più si è dibattuto è quello della mancanza del rapporto tra docenti e studenti e tra compagni di classe. Incontrarsi, relazionarsi, guardarsi negli occhi senza il filtro di uno schermo è importante per tutti, spesso è veramente vitale per i più giovani. I ragazzi stanno soffrendo la limitazione delle relazioni personali, spesso molto più degli adulti. Purtroppo non esistono soluzioni facilmente e rapidamente attuabili per questo problema. Alternare la didattica in presenza a quella a distanza è senza dubbio una strategia saggia, quando è possibile.

Didattica a distanza e costi per le famiglie

Di questo tema si parla troppo poco, ma studiare da casa ha dei costi che ricadono sulle famiglie in un momento certamente non positivo per l’economia. Chi non aveva un computer, un tablet o semplicemente una webcam, in molti casi ha dovuto acquistare questi dispositivi. Molte famiglie hanno attivato dei contratti adsl. Ci sono poi voci di spesa, spesso considerati marginali, ma che in realtà hanno un peso non trascurabile, come ad esempio le cartucce della stampante o altri consumabili.

Stampare una tesina, una dispensa o dei materiali didattici può essere un’esigenza comune di chi è in DAD e le cartucce non costano poco. Una possibile soluzione al problema può venire dall’utilizzo di cartucce compatibili o di cartucce rigenerate. Online inoltre, acquistando dei pacchetti di cartucce è possibile in alcuni casi risparmiare non poco. Anche la scelta del font e una corretta configurazione della stampante, possono in fine farci risparmiare qualcosa.

Didattica a distanza e digital divide

Di digital divide si parla ormai da parecchio tempo, ma fenomeni come lo smart working e la didattica a distanza hanno evidenziato un problema diffuso e mai seriamente affrontato a livello nazionale. Non tutte le famiglia si son fatte trovare pronte alla didattica a distanza per varie ragioni. Senza dubbio c’è l’aspetto culturale, non tutti amano allo stesso modo la tecnologia. 

Molto importante è poi il tema economico, non tutte le famiglie possono affrontare spese come l’acquisto di un computer o uno smartphone. In questo caso sono spesso intervenute direttamente le scuole o delle associazioni, che hanno fornito ai ragazzi i dispositivi necessari per proseguire la loro formazione da casa. Un altro grande tema, di più difficile soluzione è quello della connettività. 

Per chi vive in una grande città il problema è probabilmente molto poco sentito, ma a livello nazionale sono ancora tante le aree e non solo quelle di montagna o altri territori complessi o isolati, dove avere una connessione stabile per seguire una video lezione è veramente molto complesso. Seguire una lezione a distanza è già difficile per tanti motivi, se poi ci perdiamo per strada 3 parole su 4 sarà inevitabile avere ricadute negative sulla preparazione degli studenti, senza che loro o i docenti ne abbiano alcuna colpa.