Svolgere la professione dell’insegnante attualmente è un obiettivo difficile da raggiungere
L’ eccessiva burocrazia che c’è dietro la scelta di ogni docente, le norme per diventare professori sempre più complesse e in continua evoluzione rendono molto difficoltoso entrare a far parte di questa realtà lavorativa. Ad esempio, se una persona laureata in Psicologia volesse diventare docente in una scuola, quale percorso dovrebbe affrontare? Si potrebbe pensare che uno psicologo sia sicuramente il candidato migliore per insegnare in un liceo psicopedagogico: chi meglio di un laureato in psicologia? Ebbene la realtà dei fatti è molto diversa e soprattutto non è così scontato.
Intanto, se si vuole intraprendere questo tipo di carriera, bisognerà informarsi sulle pratiche da svolgere e sulle attività da seguire, recandosi alla Segreteria del liceo interessato o recandosi al Provveditorato degli studi provinciale o presso la sede di vari sindacati che si occupano di Scuola. Si apprenderà così che bisognerà procedere ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento. La materia di Psicologia è compresa nella Classe di Concorso 36/A che comprende altre materie umanistiche come: filosofia, psicologia e scienze dell’educazione. Per accedere a questo concorso bisognerà aver frequentato determinati corsi universitari inerenti a tutte queste materie, quindi avere una collezione di CFU che attestano il superamento degli esami.
Purtroppo però, non tutte le facoltà universitarie offrono percorsi che comprendono tutti gli esami richiesti per diventare docenti, e nel caso in cui questi esami non siano stati ancora sostenuti, le università offrono singoli corsi d’esame per una cifra che oscilla tra i 100€ e i 200€. Per una lista completa degli esami da sostenere, aprire l’approfondimento in fondo all’articolo. Se la collezione di CFU posseduti è completa e coerente con le richieste, si può essere abilitati all’insegnamento in uno dei seguenti edifici: istituti tecnici femminili, istituti magistrali e negli istituti professionali. Nel Decreto Ministeriale 22/2005 si dichiara apertamente che la laurea in Psicologia consente di insegnare nelle scuole appena citate.
Una volta conseguiti tutti gli esami necessari, dunque, si può finalmente passare a conseguire l’abilitazione professionale, per la quale fino al 2008 bisognava frequentare la SISS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario), ad oggi sostituita dal TFA (Tirocinio Formativo Attivo). Si parla di un corso universitario di formazione e abilitazione del docente, caratterizzato da numerose attività formative e da un test finale che dichiara il superamento del tirocinio. Questi corsi sono a numero chiuso con test d’ammissione, ed ogni anno vengono presentati i bandi che sanciscono il numero di posti disponibili.
La psicologia nella scuola, tuttavia , dovrebbe trovare la sua applicazione in ogni classe di ordine e grado tramite tramite l’approvazione di una legge che preveda l’inserimento dello Psicologo Scolastico. Il supporto psicologico a servizio dei professori, alunni e genitori che spesso si trovano in situazioni difficili che caratterizzano l’ambiente scolastico è ormai inevitabile. Sono molto frequenti nelle scuole i fenomeni di bullismo e di maltrattamento, i quali possono essere placati o risolti e soprattutto prevenuti tramite l’azione specializzata di psicologi che lavorano utilizzando tutti gli strumenti tipici della psicologia al servizio delle singole persone dei giovani dei gruppi e delle organizzazioni lavorative che necessitano di specifiche competenze relazionali e umane
Per chi volesse approfondire ho scritto un post nel mio blog: scuola psicologo avezzano