Test d’ingresso, Profumo bocciato

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Maturità e test d’ingresso all’Università: tutto in due settimane, e per chi ne esce vivo due mesi di meritatissime vacanze. E’ il provvedimento che ha fatto finire nel turbine delle polemiche il ministro torinese all’Istruzione Francesco Profumo, promotore della legge a una settimana dalle elezioni. Secondo quanto stabilito, i test per Medicina e Odontoiatria saranno il 23 luglio, Veterinaria il 24 e Architettura il 25. Un mese e mezzo prima rispetto a quanto accaduto fino a oggi con i test di accesso tradizionalmente a settembre, subito dopo il periodo estivo.

Il che significa che per la maggior parte dei ragazzi che intende iscriversi ad una facoltà a numero chiuso la preparazione per il test andrà a sovrapporsi a quella per gli esami di maturità. Un disagio da non sottovalutare che gli studenti hanno sottolineato immediatamente e che dall’Udu hanno subito bollato come il risultato di “un altro blitz del ministro Profumo”. Dal 2014, poi, si anticiperà ulteriormente ad aprile, quando cioè i maturandi sono ancora impegnati a ottenere il pass per l’Università. Questo evidentemente vorrà dire che i risultati ottenuti all’esame non avranno più alcun valore ai fini dell’ingresso in Facoltà. Secondo Michele Orezzi, dell’Unione studenti universitari è un calendario “Scandaloso” che rappresenta “un ulteriore ostacolo all’accesso all’università”. Perplessità anche dal mondo politico, con il deputato del Pd Stefano Esposito che allo Spiffero annuncia: «Il mio partito deve impegnarsi fin d’ora a non convertire il decreto».

Vai all’articolo originale su Lo spiffero.


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