Erasmus e voto

A seguito delle recenti vicissitudini che stanno nuovamente colpendo gli studenti Erasmus, riteniamo che il Governo Italiano debba essere richiamato a risolvere tempestivamente questa situazione che stride con i principi di partecipazione democratica, di eguaglianza e del diritto al voto previsti dalla Costituzione.

Purtroppo la risposta data dal governo in merito alla questione è stata negativa: si ritiene che la scelta di dare il voto unicamente agli studenti in Erasmus sia in contrasto con i principi costituzionali in quanto la categoria degli Erasmus risulterebbe privilegiata rispetto alle altre categorie.

Ma attualmente in Italia non esiste già una situazione discriminante visto che solo alcune categorie impegnate all’estero come i pubblici dipendenti, militari, insegnanti possono votare?

Questo trattamento, proprio per soddisfare tutti i principi previsti dalla costituzione, non dovrebbe essere esteso da alcune a tutte le categorie?

Riteniamo che gli studenti “Erasmus” italiani meritino lo stesso trattamento riservato agli insegnanti, ricercatori, pubblici dipendenti e militari attualmente impegnati all’estero che possono votare attraverso le sedi delle ambasciate e dei consolati.

Il sistema che garantisce il voto a queste categorie è attivo, funzionale e pratico; crediamo quindi che sia fondamentale estenderlo anche agli studenti universitari che rappresentano il futuro del nostro Paese, rimasto ormai uno dei pochi in Europa a non utilizzare il voto per corrispondenza.

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