Avvisiamo che lo sciopero e la manifestazione indetti per il 24 novembre sono stati revocati da parte della maggioranza delle sigle sindacali.
Una decisione che disapproviamo e che non coincide con il movimento di dissenso e di protesta che si è mosso autonomamente nel mondo scolastico, movimento che ha portato a manifestazioni pacifiche ed autonome oltre ad aver alimentato un dibattito acceso e fecondo sul sistema scolastico e sulle sue problematiche.
Ancora una volta, siamo di fronte ad una scelta incomprensibile e molto lontana dalla realtà che tali sindacati dicono di rappresentare. Poca cosa, infatti, sembrano gli obiettivi raggiunti che hanno determinato la decisione di revoca dal momento che il quadro generale ritrae la crisi di un sistema che senza alcuna progettazione e scelte politiche adeguate, è ormai al collasso.
Si sono accorti, questi sindacati, che ci sono docenti supplenti che da mesi non percepiscono gli stipendi? Si sono accorti che il Ddl 953 (ex Aprea) minaccia lo smantellamento della funzione istituzionale della scuola? Si sono accorti che il pericolo di ulteriori tagli non è stata affatto superato ma solo “accomodato” per l’emergenza? Si sono accorti che il cosiddetto concorsone, che mirabilmente esprime un esempio di gestione irrazionale e iniqua, è una colossale truffa, ai danni dell’erario, dei docenti precari, e di tutti i docenti esclusi dalla competizione?
Sono numerosissimi i temi che devono emergere con forza e che impongono a tutte le componenti della scuola di manifestare, vista la scarsa capacità di rappresentatività che stiamo costatando.
Tuttavia, l’Associazione Adida, che aveva concordato la propria partecipazione alla manifestazione con gli organizzatori, si trova costretta a ripensare dal punto di vista logistico la propria partecipazione ufficiale, non avendo più il tempo di stabilire nuovi accordi con chi ha giustamente deciso di proseguire nell’intento di manifestare a Roma.
Come sapete, infatti, anche il diritto di manifestare è vincolato da regole precise che non devono mai essere disattese, soprattutto da parte di una Associazione. In più questa revoca ha causato l’impedimento a molti aderenti Adida di recarsi a Roma, non potendo più scioperare e usufruire dell’organizzazione dei sindacati per raggiungere la Capitale.
In ogni caso, in modo autonomo, sarà sempre possibile unirsi alle manifestazioni che comunque si terranno nelle varie città, organizzate da altre sigle sindacali, coordinamenti di scuole, docenti e studenti, scegliendo liberamente quale corteo raggiungere.
You may also like
-
Petizione pubblica anticipazione operazioni inizio anno scolastico
-
Scuola, precari e concorso:Presidio Cobas a Caserta
-
USB scuola di Ferrara partecipa alla manifestazione del 22 a Roma
-
26 marzo manifestazione nazionale a Roma
-
Comunicato dei Precari scuola in lotta sulla manifestazione del 30 ottobre a Napoli (appello ad una lotta comune e condivisa)