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Abbiamo già denunciato come in molte scuole della Sicilia i docenti precari siano costretti a firmare un contratto “modificato” (in molti casi a penna…) da “zelanti” Dirigenti Scolastici, in maniera del tutto arbitraria e unilaterale, nella parte riguardante la liquidazione della tredicesima mensilità e la monetizzazione delle ferie maturate e non godute (al momento il Miur mette a disposizione delle scuole, a mezzo SIDI, ancora il modello contrattuale “tradizionale”).
La norma della “spending review” che vieta il pagamento delle ferie maturate e non godute oltre ad essere in pieno contrasto con l’art. 19 del CCNL della scuola, con la Costituzione italiana e col Codice Civile, non prevede nessun “consiglio o obbligo” per i dirigenti scolastici a modificare i contratti a loro piacimento. La legge di stabilità è ancora in discussione in Parlamento, ed evidentemente non ancora approvata, eppure i dirigenti “invitano” i docenti precari a richiedere giorni di ferie in concomitanza col prossimo “ponte” del 1° Novembre, giorni in cui le lezioni verranno sospese in molte scuole.
Finchè si resta nell’ambito dell’ “invito” i docenti possono tranquillamente declinare la sconcia proposta e decidere loro quando usufruire dei giorni di ferie, ma nel momento in cui si trascende come è accaduto nella scuola secondaria di I grado “Gregorio Russo” di Palermo, dove i colleghi precari sono stati “collocati d’ufficio” in ferie(l’Usb ha già inviato due lettere di diffida al Dirigente Scolastico), è necessario denunciare con forza l’operato di alcuni dirigenti scolastici che non rispettano il CCNL.
L’atto compiuto in questa scuola(come in altre della provincia) ad opera del dirigente scolastico dimostra chiaramente la totale deriva e lo sprezzo dei diritti dei lavoratori, lasciando intravedere con chiarezza alcune delle conseguenze che produrrà l’ex ddl Aprea: i lavoratori in balìa delle “libere associazioni/interpretazioni” di dirigenti che decidono persino quando un lavoratore debba riposarsi!
L’USB, nella costante solitudine dell’azione di lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori e nella sua instancabile azione di contrasto all’arbitrio dei burocrati, dei “tecnici” e dei dirigenti, denuncia con forza il prepotente e arbitrario gesto e sosterrà la battaglia dei docenti impegnati nella strenua difesa dei propri diritti, nelle sedi e nelle modalità più opportune, diffidando i dirigenti-sceriffo e augurandosi che procedano in tempi brevissimi alla revoca di qualsiasi disposizione illegale che contrasti con il CCNL e le leggi dello Stato.
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