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L’argomento “concorso” è decisamente quello di
maggiore interesse in questi giorni, ma proprio per questo motivo noi
del gruppo Fb “Difendiamo il piano triennale” abbiamo deciso di
dedicarci ad un’altra grave ingiustizia che si sta perpetrando (con
picchi sempre più sconfortanti) da ormai due anni: i ritardi degli
Uffici Scolastici Territoriale nelle operazioni di nomina a tempo
determinato. Abbiamo per questo elaborato una richiesta con relativa
analisi del problema, chiedendo al Miur di rendere conto (o di
effettuare le opportune verifiche) del perché si verifichino questi
disservizi (e per lo più in alcune zone). Alla richiesta abbiamo
allegato una specifica tabella analitica che riporta tutte le date
relative alle prime convocazioni effettuate (o da effettuare,
purtroppo) dai singoli UST. Una volta inseriti i dati, noi stessi siamo
rimasti a dir poco esterrefatti, visto che solo il 20% degli Uffici
Territoriali ha effettuato le nomine a tempo determinato entro il 31
agosto (termine che sarebbe quello corretto dal punto di vista etico e
professionale).
Luigi Mandolini
“Difendiamo
il piano triennale di immissioni in ruolo”
Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Oggetto: ritardi degli UST riguardo alle operazioni di nomina a tempo determinato
Il/la sottoscritto/a ___________________________________ nato/a il _____________________ a __________________ e residente in _____________________ alla via __________________ , docente inserito/a nelle Graduatorie ad Esaurimento nella Provincia di _______________ , formula la presente per significare quanto segue.
PREMESSO CHE
D.M. n.131 del 13 giugno 2007
Viene adottato un preciso Regolamento riguardo al conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo ai sensi dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124.
Art. 3, comma 1 (Conferimento delle supplenze a livello provinciale) del Regolamento
Al fine di garantire il regolare e ordinato inizio delle lezioni, le operazioni di conferimento delle supplenze annuali o delle supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche sono disposte annualmente assicurando preventivamente la pubblicizzazione nell’albo e nel sito informatico di ciascun ufficio scolastico provinciale:
- del quadro definito ed esaustivo delle disponibilità e delle relative sedi cui si riferiscono;
- del calendario delle convocazioni.
Nel corso delle attività di attribuzione delle supplenze, dei predetti dati viene pubblicizzata ulteriormente una versione aggiornata in tempo reale che tenga conto delle operazioni già effettuate.
Art. 4, commi 1 e 2 della Legge 333 del 20/08/2001
Le assunzioni a tempo indeterminato, i provvedimenti di utilizzazione, di assegnazione provvisoria e comunque quelli di durata annuale riguardanti il personale di ruolo, devono essere completati entro il 31 luglio di ciascun anno. A regime entro lo stesso termine del 31 luglio devono essere conferiti gli incarichi di presidenza delle istituzioni scolastiche. Entro la medesima data i dirigenti territorialmente competenti procedono altresì alle nomine dei supplenti annuali e fino al termine dell’attività didattica attingendo alle graduatorie permanenti provinciali.
Decorso il termine del 31 luglio, i dirigenti scolastici provvedono alle nomine dei supplenti annuali e fino al termine delle attività didattiche attingendo alle graduatorie permanenti provinciali. Per le nomine relative alle supplenze brevi e saltuarie, il dirigente utilizza le graduatorie di istituto, predisposte, per la prima fascia, in conformità ai nuovi criteri definiti per le graduatorie permanenti dagli articoli 1 e 2.
Art. 9, comma 19 della Legge 106 del 12/07/2011 (conversione del D.L. n.70 del 13 maggio 2011).
A causa della revisione dei quadri orari prevista dalla Riforma Gelmini e del conseguente slittamento di molte delle operazioni propedeutiche al corretto e regolare avvio dell’anno scolastico, il termine entro il quale gli Uffici Scolastici Territoriali devono completare tutte le operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazioni, nonché le operazioni di avvio dell’anno scolastico (assunzioni a tempo indeterminato, nomine dei supplenti annuali o fino al termine delle attività didattiche), è stato spostato dal 31 luglio al 31 agosto.
RITENUTO CHE
A tutt’oggi molti uffici scolastici territoriali hanno disatteso i termini stabiliti per legge e alcuni non hanno nemmeno reso noto il calendario delle operazioni. L’UST di Napoli, ad esempio, lo scorso anno ha concluso in data 7 Ottobre 2011 le operazioni di nomina a tempo determinato del primo calendario, mentre quest’anno sono ancora in corso le operazioni di nomina in surroga e il calendario del conferimento degli incarichi annuali non è stato reso noto. Sottolineiamo anche il caso a dir poco assurdo dell’UST di Firenze, che sta provvedendo solo in questi giorni ad effettuare le operazioni di nomina a tempo indeterminato, disattendendo il termine perentorio del 31 agosto. Per i dati relativi ai singoli UST si rimanda alla tabella analitica allegata in calce.
I ritardi evidenziati appaiono inaccettabili e inspiegabili, soprattutto perché la Riforma Gelmini (motivo per cui il termine per l’espletamento delle operazioni di avvio dell’anno scolastico è stato spostato al 31 agosto) è ormai a regime. E ciò che appare ancora più paradossale è che l’Amministrazione non abbia speso una sola parola a riguardo, dimostrando un totale disinteresse nei confronti della questione, che risulta essere tutt’altro che marginale. I suddetti ritardi, infatti, comportano veri e propri danni a carico dell’offerta formativa e del personale scolastico, di seguito esplicitati.
1) La didattica
Il ritardo nel conferimento degli incarichi (che in alcuni casi arriva ad essere effettuato addirittura ad ottobre inoltrato) non permette ai docenti a tempo determinato di partecipare al primo collegio docenti e a tutte le riunioni propedeutiche all’efficiente avvio delle lezioni; il docente è quindi impossibilitato a partecipare attivamente all’assegnazione dei docenti ai plessi e alle singole classi, alle riunioni di dipartimento, all’individuazione dei bisogni educativi speciali degli alunni problematici (e definizione dei relativi percorsi individualizzati).
Inoltre, l’assenza di numerosi docenti (vi sono scuole in cui il corpo docenti è totalmente formato da personale precario) non permette all’Istituzione Scolastica di garantire in tempi ragionevoli l’orario completo, di fatto privando l’utenza per settimane intere dell’insegnamento di alcune discipline. Ciò è a maggior ragione deprecabile visto che gli alunni sono indistintamente chiamati a sottoporsi con regolarità a prove (Esami di Stato, Prove Invalsi) di misurazione/valutazione degli apprendimenti, prove predisposte a livello nazionale sulla base di programmi ministeriali uguali per tutti e che ogni docente dovrebbe poter trattare in classe in modo adeguato.
Riguardo all’orario ridotto, va ricordato peraltro che le scuole dispongono di risorse finanziare sempre più limitate, cosa che non permette di garantire l’orario completo attraverso ore eccedenti effettuate dai docenti già in servizio (da quest’anno tra l’altro le scuole non potranno nemmeno agire in autonomia, visto che con la “Spending Review” la gestione e il pagamento delle supplenze passerà nelle mani del MEF).
Questi ritardi creano inoltre disorientamento negli allievi (e malcontento nei genitori), compromettendo non poco la futura relazione docente-discente; l’assenza dei docenti o l’alternativo l’avvicendarsi confuso e vorticoso di troppi adulti di riferimento, con diversi stili di insegnamento, rimandano infatti quel delicatissimo momento in cui si stabiliscono regole, ruoli e “confini” e si calibrano i ritmi di ascolto e di apprendimento. Quanto detto vale ancor di più per gli alunni disabili, per i quali è fondamentale sempre un primo periodo di osservazione al fine di stabilire gli interventi educativi e didattici adeguati e che spesso vivono il periodo di inserimento nella (anche nuova) realtà scolastica senza la guida preposta a favorire l’integrazione. A questi alunni vengono di fatto negati i diritti sanciti dalla Legge Quadro 104/1992, che ai fini dell’integrazione prevede il coinvolgimento di varie istituzioni: famiglia, scuola, Asl, enti locali, centri riabilitativi, associazioni di volontariato che, nella specificità dei loro compiti e funzioni, concorrono a migliorare la qualità della vita delle persone disabili.
2) Il monte ore annuale
Affinché l’anno scolastico sia valido, per legge uno studente deve aver frequentato i 2/3 delle lezioni (DPR 122/2009). D’altro canto, anche la scuola stessa ha degli obblighi legali nei confronti degli studenti e deve cioè garantire all’utenza, ai fini della validità dell’anno scolastico, un numero preciso di ore di lezione; il monte ore minimo previsto per i vari ordini, gradi ed indirizzi è infatti stabilito per legge (Legge 133/2008, DM 37/2009, DPR 87, 88, 89/2010). Poiché molte scuole di fatto si trovano a dover lavorare con orario ridotto per periodi anche superiori ad un mese, i Dirigenti Scolastici sono spesso costretti a veri e propri “tour de force” per raggiungere il monte ore stabilito, inserendo rientri a scuola in aggiunta al normale orario curricolare, “improvvisati” di pomeriggio o di sabato mattina. Ciò non contribuisce di certo a creare quel clima disteso e sereno che dovrebbe invece fare da sfondo all’organizzazione dell’offerta formativa, in moda da calare gli interventi didattici sui bisogni dei singoli alunni.
3) I danni economici
Questi ritardi si ripercuotono sulla vita di migliaia di docenti precari, per la maggior parte dei quali il precedente contratto è scaduto di regola il 30 giugno. I docenti licenziati ogni anno sono già costretti a percepire nei mesi di luglio e agosto un’indennità di disoccupazione media pari a circa 750 euro mensili, indennità peraltro che puntualmente viene erogata dall’INPS a metà settembre (i docenti precari rimangono di fatto senza alcun tipo di entrata per ben due mesi e mezzo); in più, a causa dei disservizi causati dall’Amministrazione e dagli UST, si vedono ormai ogni anno prolungare ingiustamente il periodo di disoccupazione (e in molti casi non di qualche giorno). A questo riguardo è opportuno ricordare all’Amministrazione che la recente riforma in materia pensionistica, riallacciandosi alla riforma Dini del 1995, prevede per tutti il passaggio al sistema contributivo, per cui l’ammontare della pensione da ora in poi sarà esclusivamente proporzionale ai contributi versati. È evidente pertanto che, prolungando in modo indebito il periodo di disoccupazione, l’Amministrazione causa ai suoi dipendenti precari anche un irreparabile danno economico a lungo termine. Questo stato di cose comporta anche gravi disagi esistenziali, specialmente a carico delle famiglie monoreddito con scarsa disponibilità finanziaria.
PER CONCLUDERE
La responsabilità dei ritardi burocratici evidenziate sono senz’altro ascrivibili sia all’Amministrazione centrale, sia ai singoli UST.
Per quanto riguarda l’Amministrazione centrale, infatti, è indubbio che i disservizi abbiano origine “a monte”, visto che negli ultimi anni le operazioni relative alla mobilità del personale sono avvenute sempre più in ritardo, causando (non sempre inevitabili) slittamenti anche in relazione alle operazioni successive. Queste le date dello scorso anno scolastico: sottoscrizione del CCNI Mobilità per l’a.s. 2012/13 in data 29/02/2012, pubblicazione della O.M. Mobilità n. 20/2012 in data 05/03/2012, pubblicazione dei trasferimenti terminata in data 11/08/2012, sottoscrizione del CCNI Mobilità annuale per l’a.s. 2012/13 in data 24/08/2012, pubblicazione delle istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A. in data 12/09/2012 (le ultime due date sono a dir poco assurde).
Per quanto riguarda gli Uffici Periferici, fermo restando che l’Amministrazione dovrebbe provvedere immediatamente ad eseguire severi controlli relativamente all’operato dei singoli UST, occorre comunque sottolineare che, pur in presenza di misure atte alla riorganizzazione e al ridimensionamento del personale della P.A. (“Spending Review”), molti uffici scolastici territoriali anche di grandi realtà territoriali, quali Roma e Milano, andrebbero presi da esempio perché hanno dimostrato, a parità di risorse, mezzi e condizioni, di essere stati efficienti ed efficaci nelle operazioni di avvio dell’anno scolastico 2012/13. A questo punto però è lecito chiedersi (e l’Amministrazione dovrebbe intervenire tempestivamente) come mai tanti altri Uffici Periferici non siano in grado di garantire un altrettanto eccellente servizio ai propri docenti.
Alla luce delle considerazioni qui esposte, il/la sottoscritto/a, a tutela della qualità dell’offerta formativa e della professionalità di tutti i docenti,
CHIEDE
1) che il termine per l’espletamento delle assegnazioni provvisorie, delle utilizzazioni e delle immissioni in ruolo venga di nuovo fissato al 31 luglio, come prevedeva (giustamente) la normativa originaria, e che da ora in poi tutte le operazioni di nomina a tempo determinato vengano espletate dagli UST entro e non oltre il 31 agosto (è evidente che si sia abusato un po’ troppo negli ultimi anni dell’ ”escamotage” legale delle “Scuole Polo”, che di fatto consente agli UST, attraverso la delega delle operazioni ai dirigenti scolastici, di effettuare le operazioni di nomina a tempo determinato anche in pesante deroga rispetto al termine del 31 agosto, che dovrebbe invece rappresentare la normalità);
2) che la scadenza per la presentazione delle domande di mobilità venga fissata da ora in poi entro e non oltre il mese di febbraio (e che quindi venga anticipata la sottoscrizione del relativo CCNI), in modo da non creare ritardi ad effetto “domino”;
3) che l’Amministrazione provveda immediatamente ad effettuare verifiche puntuali e rigorose circa l’operato dei singoli UST, in modo da stabilire quali siano le cause dei ritardi (sottodimensionamento, mancanza di mezzi/risorse e/o lassismo da parte del personale);
4) che, in caso di ritardi non giustificabili, l’Amministrazione provveda a sanzionare in modo esemplare i singoli UST in difetto (la legge deve essere uguale per tutti).
Luogo, data Nome, Cognome
(SEGUE ALLEGATO)
ALLEGATO
TABELLA ANALITICA DEI CALENDARI DI CONVOCAZIONE PER LE NOMINE A TEMPO DETERMINATO, SUDDIVISA PER PROVINCIA, ORDINE E GRADO
Si precisa che è stata considerata solo la prima convocazione, ciò significa che in moltissime province le effettive operazioni di nomina sono terminate o termineranno molto più tardi rispetto alle date riportate, ritardi causati dai continui provvedimenti di integrazione/rettifica dei dispositivi di Assegnazione Provvisoria e Utilizzi.
Legenda colori
Verde | Ust che hanno terminato le operazioni entro il 31 agosto (come sarebbe professionalmente corretto) |
Giallo | Ust che hanno terminato le operazioni dopo il 31 agosto, ma comunque prima dell’inizio delle lezioni |
Rosso | Ust che hanno terminato o termineranno le operazioni dopo l’inizio delle lezioni |
Occorre sottolineare che gli UST contrassegnati dal colore verde sono pochissimi (circa il 20%), la situazione a livello nazionale è INACCETTABILE.
Date regionali di inizio lezioni
11 settembre: Molise
12 settembre: Friuli V. G., Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto
13 settembre: Campania, Lazio
14 settembre: Sicilia
17 settembre: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna
Ufficio Scolastico e sito | Nomine a T.D. Scuola dell’Infanzia | Nomine a T.D Scuola Primaria | Nomine a T.D. Scuola Secondaria di I grado | Nomine a T.D. Scuola Secondaria di II grado | |
Bari | 12 e 13 settembre | 13, 14, 17 e 18 settembre (sostegno). 21, 24, 25 e 26 settembre (posto comune) | |||
Foggia | 13 settembre | 12 settembre | 11 settembre | 11 e 14 settembre | |
Taranto | 12 e 13 settembre | 21, 24, 25, 26, 27 e 28 settembre | |||
Brindisi | 14 settembre | 12, 17 e 18 settembre | |||
Lecce | 14 settembre | 20 settembre | |||
Verona | 30 e 31 agosto | 4 settembre | |||
Treviso | 5 settembre | 5 e 6 settembre | |||
Vicenza | 6 e 7 settembre | 6 settembre | |||
Venezia http://www.istruzionevenezia.it/public/wp_ustve/index.php | 6, 7 e 10 settembre | 12, 13 e 14 settembre | |||
Belluno | 30 e 31 agosto | 5 settembre | |||
Padova | 6 settembre | 5 settembre | 6 settembre (posti comuni), 7 settembre (sostegno) | ||
Rovigo | 31 agosto | ||||
Salerno | Le operazioni inizieranno il 24 settembre | ||||
Benevento www.uspbenevento.it/ |
Le operazioni inizieranno il 24 settembre | ||||
Napoli | In data 20-09-2012 il calendario delle operazioni per la stipula di contratti a T.D. non è ancora stato reso noto | ||||
Caserta | In data 20-09-2012 il calendario delle operazioni per la stipula di contratti a T.D. non è ancora stato reso noto | ||||
Avellino | In data 20-09-2012 il calendario delle operazioni per la stipula di contratti a T.D. non è ancora stato reso noto – sono state però pubblicate le disponibilità | ||||
Roma | 5, 6, 7, 8 e 10 settembre | 5, 6, 7, 8, 10, 11 e 12 settembre | |||
Frosinone | 6, 7, 8 e 10 settembre | 8 e 10 settembre | |||
Rieti | 10 settembre | 11 settembre | |||
Viterbo | 29, 30 e 31 agosto | ||||
Latina | 5 e 6 settembre | 7, 10 e 12 settembre | |||
Macerata | 10 settembre | 11 settembre | 10 e 11 settembre | ||
Ancona | 10 settembre | 5 e 6 settembre | 6, 7, 11, 13 e 14 settembre | ||
Ascoli Piceno | 10 settembre | 12 settembre | 11 e 13 settembre | ||
Pesaro – Urbino | 12 settembre | 10 e 11 settembre | 6, 7, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 settembre | ||
Bologna | 3, 4 e 5 settembre | ||||
Ferrara | 6 e 7 settembre | ||||
Parma | 31 agosto e 1 settembre | 31, 1 e 3 settembre | |||
Piacenza | 28 agosto | 29 agosto | 4 settembre | ||
Reggio Emilia | 30 e 31 agosto | 30, 31, 1, 3 e 4 settembre | |||
Modena | 31 agosto | 31 agosto | 28 agosto | ||
Forlì – Cesena |
5, 6 e 7 settembre | ||||
Rimini | 7 settembre | 6 settembre | |||
Ravenna | 3 settembre | ||||
Firenze | 18 settembre | 14 e 17 settembre | 19 settembre | ||
Pisa | 7, 10 settembre | 7, 10 e 11 settembre | |||
Livorno | 30 agosto | 30 e 31 agosto | |||
Lucca | 3 settembre | 4 settembre | 10 e 11 settembre | ||
Arezzo | 5 settembre | 5, 6 e 7 settembre | |||
Siena | 28 e 29 agosto | 30 e 31 agosto | |||
Grosseto | 30 agosto | 30 e 31 agosto | |||
Massa Carrara | 6 settembre | 6 e 7 settembre | |||
Pistoia | 5 settembre | 3, 4 e 5 settembre | |||
Prato | 6 settembre | ||||
Cosenza | 20 e 21 settembre | 26 settembre (solo sostegno). In data 20/09/2012 non è stato ancora reso noto il calendario per posto normale. | |||
Crotone | 24 settembre (solo sostegno). In data 20/09/2012 non è stato ancora reso noto il calendario per posto normale. | ||||
Catanzaro | 17 settembre | 18 settembre | 24 settembre | ||
Vibo Valentia | In data 20/09/2012 il calendario delle nomine a T.D. per infanzia e primaria non è stato ancora reso noto | 18 settembre | |||
Reggio Calabria | In data 19/09/2012 il calendario delle operazioni per la stipula di contratti a T.D. non è ancora stato reso noto | ||||
Messina | 20 settembre | 20, 21 e 22 settembre | |||
Catania | 19 settembre | 20 settembre | 13, 14, 17, 18, 19, 20 e 21 settembre | ||
Ragusa | 10 e 11 settembre | 13 settembre | |||
Siracusa | 17 settembre | 14 settembre | 17, 18, 19 e 20 settembre | ||
Caltanissetta | 17 settembre | 18 settembre | 17 e 20 settembre | ||
Trapani | In data 19/09/2012 il calendario delle operazioni per la stipula di contratti a T.D. non è ancora stato reso noto | ||||
Enna | 24 settembre | 21 settembre | |||
Palermo | 25-26-27 settembre | 18-19-20-21-24-25-26 e 27 settembre | |||
Agrigento | 25 settembre | 18, 19, 21, 22, 24 e 25 settembre | |||
Verbania | 29, 30 e 31 agosto | ||||
Biella | 30 e 31 agosto | ||||
Novara | 31 agosto | 30 e 31 agosto | |||
Torino | 30 agosto | 29 e 30 agosto | 31 agosto | 6, 7 e 8 settembre | |
Vercelli | 30 agosto | 31 agosto | |||
Asti | 31 agosto | 30 agosto | |||
Alessandria | 28 agosto | 27 agosto | 30 e 31 agosto | ||
Cuneo | 4 e 5 settembre | 4, 5 e 6 settembre | |||
Milano | 4 e 5 settembre | 5 settembre | |||
Varese | 19 settembre | ||||
Como | 5 settembre | 6 settembre | |||
Sondrio | 4 settembre | 1 e 3 settembre | |||
Lecco | 3 e 4 settembre | 4, 5 e 6 settembre | |||
Pavia | 5 settembre | 3 e 4 settembre | 3, 4 e 5 settembre | ||
Lodi | 30 e 31 agosto | ||||
Cremona | 7 settembre | 5 e 6 settembre | 5 e 6 settembre | ||
Mantova | 30 e 31 agosto | 11, 12 e 13 settembre | |||
Brescia | 7, 8, 10 e 11 settembre | ||||
Genova | 11 e 12 settembre | 12, 13 e 14 settembre | |||
Imperia | 30 agosto | 31 agosto | |||
La Spezia | 30 e 31 agosto | ||||
Savona | 5 e 6 settembre | 11 e 12 settembre | |||
Pordenone | 6 settembre | 10 settembre | |||
Udine | 6 e 7 settembre | 6, 10, 11, 12, 13 e 14 settembre | |||
Gorizia
http://www.flcgorizia.it/gorizia-e-regione-fvg/usp-gorizia.html |
30 agosto | 29 agosto | |||
Trieste | 31 agosto | 28, 29 e 30 agosto | |||
Perugia | 10 e 11 settembre | 10, 11 e 12 settembre | |||
Terni | 10 settembre | 10 e 11 settembre | |||
Isernia | 31 agosto | ||||
Campobasso | 12 settembre | 10 e 11 settembre | |||
Potenza | 10 e 11 settembre | ||||
Matera | 10 settembre | 10 e 11 settembre | |||
Sassari | 12, 13 e 14 settembre | ||||
Cagliari | 11, 12, 13 e 14 settembre | ||||
Nuoro | 30 agosto | 31 agosto | |||
Oristano | 12, 13 e 14 settembre | ||||
Pescara | 10 settembre | 14 e 17 settembre | |||
Chieti | 10 settembre | 15, 18 e 19 settembre | |||
Teramo | 6 e 10 settembre | 17, 18 e 19 settembre | |||
L’Aquila | 12 e 13 settembre |
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