Ripensando alla Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo – di Francesca Pennisi

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Kofi Annan, allora Segretario genera-le dell’ONU, nel preambolo della “Dichiarazione Universale dei Diritti del fanciullo” scrisse: “L’umanita’ ha il dovere di dare ai bambini il meglio di se stessa”.
Non sempre quel dovere viene rispettato.
La “Giornata italiana dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, che si celebra il 20 novembre, rappresenta l’opportunita’ per riflettere sul livello di tutela dei diritti dei fanciulli e sulle responsabilita’ che le Istituzioni dovrebbero assumersi al fine di promuoverli e consolidarli.
Sappiamo che nei Paesi ricchi ed ancor piu’ in quelli poveri, molti diritti, anche quelli di base, continuano ad essere violati. E in Italia?
Occorre capire che “prendere sul serio” i bambini rappresenta oggi piu’ che mai una delle piu’ impegnative sfide che possono essere poste al mondo contemporaneo.
Ma i diretti interessati, ovvero i bambini, cosa ne pensano?
Lo zio Diritto. La Carta dei diritti dell’Infanzia raccontata ai bambini” è una fiaba in versi, che l’autore, Roberto Piumini, dedica ai bambini ed ai loro diritti di cittadini nel mondo, poiche’, come ricorda don Ciotti, “se il bisogno non diventa diritto e non trova l’impegno comune ad individuare modalita’ eque e possibili di esigibilita’, ogni singolo intervento rischia di divenire vano”.


In occasione del ventesimo anniversario della Convenzione, l’Unicef attraverso le intense fotografie di G. Pisozzi, “I diritti dell’Infanzia”, racconto’ di infanzie violate, vissute ai margini ; in parallelo, pero’, mostro’ che è possibile, comunque, realizzare i diritti dei bambini attraverso interventi di tutela, sostegno, protezione ed istruzione.
FRANCESCA PENNISI