Basta sacrifici, paghino i responsabili
Presidio “Facciamo scruscio” giovedì 1 settembre ore 17:00 via Ruggero Settimo (ang. Via Magliocco)
La confederazione COBAS della Sicilia indice un periodo di mobilitazione permanente contro tutte le manovre politico-finanziarie orientate allo smantellamento dello stato sociale, l’azzeramento dei diritti dei lavoratori, la svendita dei beni comuni e dell’istruzione pubblica.Non ci eravamo ancora ripresi dagli effetti dalla manovra ultima di luglio che è arrivata, ben più pesante, quella di agosto. Per andare incontro alla crisi finanziaria internazionale, al crollo delle borse, ai diktat dei banchieri e delle grandi imprese e su ordine espresso della Banca Centrale Europea, con Draghi e Monti in prima linea, Tremonti, Berlusconi e il governo hanno partorito una manovra-monstre con l’obiettivo del fatidico pareggio di bilancio: “risparmi” per 25,7 miliardi di euro nel 2012 e 49,8 miliardi nel 2013.
Una nuova manovra che ribadisce – insieme ai precedenti tagli del personale, al blocco deicontratti pubblici, alla modifica delle liquidazioni e ai paventati interventi sulle pensioni – la tipica ricetta neoliberista del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea: abbattere la spesa pubblica, svendere lo stato sociale, demolire i diritti dei lavoratori.
Questi i provvedimenti più odiosi della manovra ferragostana, che essendo una manovra in progress, potremo valutare in tutta la sua micidiale portata dopo la sua approvazione:- “riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva” per il personale degli enti pubblici.- “differimento, senza interessi, del pagamento della tredicesima mensilità … in tre rate annuali posticipate” se i Ministeri non riescono a realizzare i tagli previsti.- rinvio del pensionamento: per coloro che “maturano i requisiti … la cessazione dal servizio ha effetto dalla data di inizio dell’anno scolastico o accademico dell’anno successivo”.- differimento senza interessi fino a 24 mesi del pagamento della liquidazione per chi va in pensione di anzianità.- spostamento delle festività civili al “venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva” ovvero alla domenica stessa.- possibilità per i dirigenti di obbligare i dipendenti “ad effettuare la prestazione in luogo di lavoro e sede diversi … secondo criteri ed ambiti regolati dalla contrattazione collettiva di comparto”.- anticipazione di un anno della riduzione delle facilitazioni fiscali.E dulcis in fundo, come ha spiegato Sacconi in conferenza stampa, l’estensione erga omnes retroattiva degli accordi Fiat e del “modello Marchionne” per cui il contratto aziendale può derogare – anche in pejus – rispetto al contratto nazionale e addirittura intervenire su materie regolate dallo Statuto dei Lavoratori, dalle mansioni al licenziamento.Inoltre c’è la concreta possibilità – non esclusa da maggioranza e buona parte dell’”opposizione” – di intervenire sulle pensioni.
Nel frattempo bisognerà far capire a questa pericolosa (e letale) classe politica e dirigente che i lavoratori, i precari, i disoccupati non intendono più pagare al posto dei responsabili della crisi.La misura è colma. Per dire basta a tutto a tutto questo i COBAS insieme ai movimenti per la difesa dello stato sociale, dei lavoratori, dei beni comuni saranno in strada a Palermo per gridare l’indignazione che sempre più forte e diffusa si manifesta nella maggioranza vera del paese, quella sempre più tartassata e senza più alcuna rappresentanza politica e sociale.
CONTRO QUESTA CONTINUA RAPINA GRIDIAMO IL NOSTRO NO “FACCIAMO SCRUSCIO”GIOVEDÌ 1° SETTEMBRE ore 17.00
Presidio con scruscio di coperchi e altro invia Ruggero Settimo angolo via Magliocco Confederazione COBAS Sicilia
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