MATURITA’: “SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO?” LA TRACCIA DI ITALIANO PIACE AI GIOVANI DI CONFAGRICOLTURA. “SIAMO QUELLO CHE PRODUCIAMO NELLE CAMPAGNE, QUALITA’, SALUBRITA’ E AMBIENTE”
“Siamo quello che mangiamo?” I maturandi nel saggio breve per la prova di italiano si sono interrogati su questo dilemma. “Noi risponderemmo di sì – dice senza esitazione l’Anga, l’Associazione che riunisce i giovani di Confagricoltura – siamo d’accordo con il filosofo Ludwig Feuerbach, siamo quello che mangiamo perché siamo situati all’interno della natura”. “La traccia di italiano alla maturità è un argomento che ripropone con forza il tema dell’alimentazione e della sostenibilità – confermano i Giovani di Confagricoltura -. Cibarsi, necessità primaria dell’uomo, è intimamente legato con la produzione delle campagne, con un modello produttivo adeguato ai nostri tempi, che sia attento alla qualità, alla salute, all’ambiente”. “La traccia della maturità strettamente correlata all’agricoltura, unita alla crescita delle iscrizioni alle facoltà di Agraria, è una bella presa di coscienza del ruolo economico e sociale del nostro settore – conclude l’Anga -. La campagna italiana è antica, “naturale”, scandita da ritmi millenari, ma al tempo stesso modernissima per l’innovazione e la competizione sui mercati. Vitale è continuare a dare l’attenzione e l’importanza, nell’insegnamento, nelle riflessioni politiche e sui media ad una visione completa dell’agricoltura”.
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