Combattere l’obesità dei bambini con le ricette della nonna

«I bambini promotori e protagonisti della promozione della propria salute attraverso stili di vita corretti e salutari»: è stato questo l’obiettivo del progetto promosso dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania e inserito nelle aree tematiche di “Guadagnare Salute” e nel “Progetto di Prevenzione Regionale del soprappeso e dell’Obesità”. Un’iniziativa giunta alla sua conclusione, che è stata premiata dal Formez come esperienza di buona pratica attraverso un approccio intersettoriale delle comunità locali.
Questa mattina, presso la sede dell’Asp Catania, il direttore generale Giuseppe Calaciura e il direttore del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) Elena Alonzo, hanno presentato il risultato finale del percorso sanitario “Una rete istituzionale al servizio dell’educazione alimentare”, che – coinvolgendo nella sua fase sperimentale il territorio del distretto sanitario di Adrano (Adrano, Biancavilla e S.M. Licodia) – si è sviluppato lungo due linee operative: una di prevenzione individuale, condotto in collaborazione con i pediatri di libera scelta, e una di prevenzione collettiva.
«Se da un lato i pediatri hanno provveduto a rilevare i dati antropometrici dei bambini, a codificare gli stati morbosi associati o mediati dall’alimentazione e sedentarietà, a prendere in carico direttamente i bambini a rischio o indirizzarli verso l’ospedale di Biancavilla con procedura diretta ed esenzione ticket – ha spiegato Calaciura – somministrando ai soggetti in sovrappeso questionari su consumi e abitudini alimentari e attività motoria; dall’altro è stato avviato nelle scuole il concorso “La ricetta della salute della nonna” con il quale gli alunni delle scuole di Istruzione primaria e Secondaria di primo grado di Adrano sono stati invitati a riscoprire, in collaborazione con le nonne, ricette della tradizione locale appetitose e salutari».

Il concorso prevedeva la valutazione delle ricette da parte di una giuria composta da tre gruppi di esperti: il Sian per la valutazione nutrizionale, cuochi di scuola alberghiera di Randazzo per la valutazione tecnica della ricetta e il commendatore Pino Correnti, presidente onorario dell’Unione regionale cuochi siciliani per valutare l’aderenza della ricetta al territorio locale: «Al termine della selezione – ha sottolineato la dott.ssa Alonzo – sono state individuate 160 ricette per la realizzazione di un volume unico nel suo genere, perché in collaborazione con l’Aic Sicilia Onlus (Associazione italiana celiachia) si è pensato di aggiungere sostituzioni e suggerimenti per rendere i singoli piatti adattabili all’alimentazione senza glutine per i soggetti celiaci».
Un modo originale per trasmettere alle nuove generazioni la necessità di adottare abitudini alimentari più regolari e durature nel tempo, mescolando il dovere al piacere di sperimentare e confrontarsi con gli anziani, che hanno molto da raccontarci e tramandare, anche in fatto di cucina.
«Tale volume – ha continuato la Alonzo – sarà distribuito il 18 maggio a tutti gli alunni delle scuole che hanno partecipato, alla presenza di alcuni ristoratori del comune di Adrano che hanno aderito al progetto. A questi ultimi è stato proposto di avviare una collaborazione con il Sian e l’Unità Operativa di Igiene Pubblica di Adrano per l’utilizzo del sale iodato sia nelle cucine che a disposizione dei consumatori; per l’inserimento nei propri menù di alcune ricette proposte nel “Ricettario della salute della nonna”, con i suggerimenti per i soggetti celiaci; per l’utilizzo di pietanze destinate ai soggetti diabetici, realizzate con il progetto “Sapori e Salute in Tavola” in collaborazione con la Takeda Italia».

Alla conferenza stampa di presentazione del volume erano presenti anche il presidente regionale dell’Associazione italiana celiachia Leone Fabio; la referente provinciale dell’Ufficio scolastico regionale Angela Rapicavoli e il dirigente medico del Sian Patrizia Pisana.

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