“L’ agricoltura è l’unico settore produttivo in cui – nonostante la crisi economica ed il calo delle imprese – cresce il numero degli occupati”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati dall’ Istat sull’occupazione nel 2010. E l’Organizzazione degli imprenditori agricoli stima che si siano avute due milioni di giornate lavorative in più.
Solo nel quarto trimestre dell’anno scorso, per l’occupazione totale, si è avuta una modesta crescita (+0,1%) che ha segnato però l’attesa inversione di tendenza, dal momento che era stato sempre in calo il numero dei posti di lavoro. “A questo risultato importante si è giunti – osserva Confagricoltura – proprio grazie all’agricoltura che ha guidato la crescita occupazionale (+2,5% nel quarto trimestre)”.
Situazione ancor più confermata, ad avviso di Confagricoltura, analizzando l’andamento complessivo dell’occupazione dipendente nel 2010 che è diminuita dell’1%, mentre in agricoltura è aumentata del 3,3%.
“I dati Istat – commenta il presidente dell’Organizzazione Mario Guidi – confermano che l’agricoltura ha grandi potenzialità economiche ed occupazionali anche se le difficoltà con cui devono confrontarsi le imprese del settore restano tante e gravi”.
“Il settore primario – conclude Guidi – garantisce occupazione a circa un milione di lavoratori. Una cifra rilevante, sia in termini assoluti, sia in relazione ai livelli occupazionali degli altri comparti produttivi. E non va dimenticato che in Italia assorbe anche 100 mila immigrati regolari originari di diverse aree del globo; a dimostrazione di quanto essa può fare, anzi già fa concretamente, in termini di coesione sociale e integrazione multietnica”.