In piazza contro la precarietà: verso lo sciopero generale

La Rete della Conoscenza, il network promosso dalle associazioni studentesche UdS e Link, aderisce e parteciperà in tutte le città alla manifestazione del 9 aprile promossa dall’appello “Il nostro tempo è adesso”. “Sarà una giornata fondamentale per contrastare chi vuole determinare la precarietà come elemento dominante della nostra generazione, schiacciata da contratti, tempi e spazi precari”, dichiarano gli studenti della Rete della Conoscenza. “Per questo le mobilitazioni degli ultimi anni e le grandissime manifestazioni studentesche dell’ultimo autunno -continua la Rete – hanno posto con forza una questione generazione come grande questione sociale legata alla precarietà nel lavoro, nella formazione e di conseguenza nelle nostre vite. Attorno a questi temi vogliamo costruire alleanze sociali, anche intergenerazionali. La precarietà lavorativa, la mercificazione dei saperi, la delocalizzazione e la privatizzazione di parti sempre più significative della società sono, del resto, parte di un unico processo, cioè la progressiva colonizzazione da parte delle logiche del mercato e del profitto di ogni ambito dell’esistenza umana.” Gli studenti annunciano la loro presenza all’assemblea di oggi pomeriggio convocata il preparazione della manifestazione di sabato 9 e non si fermano qui delineando un calendario fitto di iniziative: “Il 9 aprile sarà una tappa importante, seguita dalle iniziative di dibattito che realizzeremo in oltre 50 città il 19 aprile sui temi del welfare, della precarietà e dell’accesso ai saperi. Vogliamo costruire una primavera di mobilitazione che ci porterà fino allo sciopero generale del 6 maggio, in cui anche le studentesse e gli studenti saranno nelle piazze per dire no ai tagli alla spesa sociale e all’ attacco ai diritti. Il nostro tempo è adesso, liberi tutti!”
RETE DELLA CONOSCENZA

A questo link è possibile scaricare tutte le informazioni sulla manifestazione.


2 thoughts on “In piazza contro la precarietà: verso lo sciopero generale

  1. Io penso che gli scioperi non si ottiene quasi mai niente perche’ ormai le carte sono state gia’ giocate a discapita dei lavoratori a prescindere i furbi, i lecchini, i ruffiani, i porta borse e gli accomodanti (sono i peggiori)! Le battaglie si devono comunque farle e magari sui posti di lavoro contro prima questi “lavoratori” e poi unirsi per una vera battaglia per far valere la propria dignita’ per permettersi di guardare in faccia lo stato, ma siccome di lavoratori “onesti” sono pochi, a nostro malgrado perderemo sempre!…

  2. i giovani si spogliano nudi …. e si vestono dei diritti……
    basta al precariato per far arricchire i padroni disonesti….
    ci sono anche padroni
    che fanno partecipi gli operai della propria ricchezza! Frase di una collega e amica su facebook

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