DOCUMENTO DI SINTESI DALL’ASSEMBLEA RSU DELL’ITC CARRARA DI LUCCA DEL 24.9.2010
L’inizio dell’anno scolastico vede il Governo impegnato a continuare l’opera di macelleria sociale della scuola pubblica: 41. 000 posti di lavoro in meno che si aggiungono a quelli già tagliati l’anno scorso e a quelli previsti per l’anno prossimo per un totale di 132.000 in 3 anni! In provincia di Lucca ciò significa 21 cattedre in meno alle primarie, 60 alle Medie, 52 alle Superiori, 15 per il sostegno, 66 posti di collaboratori scolastici, 13 assistenti amministrativi e 9 assistenti tecnici per un totale di 236 posti di lavoro persi in un anno! La conseguenza immediata è che centinaia di precari in provincia e decine di migliaia in Italia resteranno senza lavoro.
Ma tutto questo avrà effetto anche sulla qualità della scuola non solo con la perdita della continuità didattica, ma con la riduzione delle ore di lezione e del numero delle classi (in presenza di 5457 studenti in più in Toscana!) e con l’aumento progressivo del numero degli alunni per classe. Per es. nelle classi prime e terze delle Superiori si va da un minimo di 27 alunni ad un massimo di 30 derogabile fino a 33: la gestione delle classi sarà sempre più difficile e sarà impossibile un approccio didattico individualizzato, di cui risentiranno soprattutto gli studenti più deboli da un punto di vista socio – economico! Il governo viola anche le leggi sulla sicurezza che prevedono un massimo di 26 persone per aula compreso il docente!
Ma non viene rispettata neanche la libertà di scelta di famiglie e studenti, che vedono modificati in corso d’opera i vecchi indirizzi degli istituti tecnici con la riduzione da 36 a 32 ore settimanali in 2°, 3° e 4°. A tutto ciò si aggiunge la drammatica mancanza di fondi per il funzionamento e per i supplenti, con conseguenti pratiche illegali lesive del diritto allo studio, quali lo smembramento delle classi e l’uscita anticipata o l’entrata posticipata degli studenti. Inoltre, il blocco triennale dei contratti e degli scatti di anzianità determinerà una perdita salariale in 3 anni fino a 7000 € lordi pro capite; ma siccome il 2010, 2011 e 2012 non saranno più conteggiati ai fini della progressione di carriera, ogni docente e Ata perderà dai 29.000 ai 41.000€ fino alla fine della carriera! Infine, come ultima ciliegina, il governo ha abrogato anche le indennità di missione all’estero per viaggi di istruzione e soggiorni studio.
L’Assemblea, che ha visto la partecipazione di 47 docenti e 12 Ata, fa proprie le indicazioni emerse dall’ Assemblea provinciale del Primo giorno di scuola, a cui hanno partecipato 2000 persone, e ritiene che, dopo il successo dello sciopero degli scrutini, sia indispensabile continuare la mobilitazione:
per il ritiro dei tagli di posti di lavoro, di classi, materie e ore di scuola;
per l’ assunzione stabile dei precari e contro il loro”licenziamento di massa”
per un massiccio investimento nell’istruzione, almeno ai livelli medi europei citati dall’OCSE, contro la “scuola miseria”;
per il ritiro della “riforma” delle superiori;
contro l’aumento del numero di alunni per classe;
per lo sblocco integrale degli scatti di anzianità e dei contratti
In particolare, l’Assemblea a grande maggioranza (1 contrario e 6 astenuti) aderisce all’appello dei Cobas scuola per un grande e comune SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA CON MANIFESTAZIONE REGIONALE A FIRENZE IL 15 OTTOBRE o in altra data su cui vi sia la convergenza di altre OOSS.
Inoltre, l’Assemblea, dopo ampia discussione, decide di aderire alle Campagne nazionali sul blocco della attività non obbligatorie con le seguenti modalità:
non dare il consenso per cattedre superiori alle 18 ore (all’unanimità);
non dare la disponibilità ad effettuare supplenze o – per gli Ata – straordinari (all’unanimità);
non effettuare visite guidate, viaggi di istruzione, scambi e soggiorni studio (all’unanimità);
non dare la disponibilità (o dimettersi) per le attività di Coordinatore di classe, di Segretario dei C. di Classe (redigendo i verbali a rotazione) (a grande maggioranza con 2 contrari e 4 astenuti);
procedere ad una drastica semplificazione dei verbali delle riunioni e della modulistica in generale per ridurre gli intralci burocratici (all’unanimità);
– in sede di Collegio dei docenti deliberare di non attivare le funzioni strumentali e, in ogni caso, non dare la relativa disponibilità (a maggioranza)
bloccare i progetti (a grande maggioranza);
denunciare tutte le forme di illegalità lesive del diritto allo studio e tese a non nominare supplenti;
denunciare, in particolare, le violazioni delle norme sulla sicurezza (max 26 persone per aula!);
organizzare assemblee con genitori e studenti per chiarire le ragioni della mobilitazione e per chiedere la loro partecipazione ( all’unanimità);
aderire al costituendo Coordinamento provinciale delle scuole in lotta che si incontrerà in un’ Assemblea aperta a genitori e studenti il 1° ottobre 2010 alle 17,30 alla Pia Casa.
L’Assemblea, in riferimento alla contrattazione di istituto, considerando anche il taglio degli stipendi di TUTTI i docenti e Ata determinato dal blocco degli scatti e dei contratti, da mandato all’unanimità alle RSU di:
prevedere la distribuzione di tutti i fondi disponibili e, in particolare, utilizzare i fondi destinati in passato per le attività “bloccate” per incrementare lo stanziamento per la flessibilità dei docenti e per l’intensificazione degli Ata (all’interno delle rispettive quote);
di modificare di conseguenza l’art. 18 del Contratto di istituto sulla flessibilità in modo da distribuire i relativi importi a tutti i docenti (che, tra l’altro, si “autocoordinano” nei Consigli di classe e che redigono a turno il verbale).
L’Assemblea, inoltre, decide di proporre al Consiglio di istituto di modificare le modalità di svolgimento dei rapporti con i genitori, riducendo significativamente i ricevimenti settimanali o, in alternativa, non svolgendo i due ricevimenti generali pomeridiani.
L’Assemblea è consapevole delle problematiche connesse a tali forme di mobilitazione, ma le considera indispensabili di fronte alla drammaticità del processo in atto tendente alla dequalificazione della scuola pubblica e al potenziamento di quella privata. E’ consapevole, in particolare dei disagi per genitori e studenti, ma questa lotta è tesa ad un obiettivo comune a genitori, studenti , docenti, Ata e cittadini democratici: salvare la scuola pubblica prevista dalla Costituzione come baluardo della democrazia!
RSU ITC CARRARA DI LUCCA
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