Quando si parla di didattica alternativa è certo che non riguarda l’introduzione di attività militaristiche e bellicose all’interno dei programmi di offerta formativa delle scuole. Tuttavia secondo i ministri Gelmini e La Russa (rispettivamente del Ministero dell’Istruzione e della Difesa) hanno lanciato un progetto all’interno delle scuole superiori dal nome ‘allenati per la vita’, caratterizzato da ‘percorsi ginnico-militare’ che saranno la base per trasformare la scuola pubblica in un collegio militare. Un percorso distinto in lezioni teoriche inserite nell’attività scolastica di ‘Diritto e Costituzione’ e una parte pratica tra cui l’insegnamento all’arma con le pistole (ad aria compressa).
A quanto pare ancora una volta il Governo rema contro a una scuola pubblica di qualità e realmente rinnovata, ma di più. Mentre i tagli a livello economico e di organico unitamente a una abbozzata riforma da parte del ministro Gelmini macellano la scuola pubblica da un lato, dall’altro le novità di quest anno, a partire dalle 50 assenze per la bocciatura agli insegnamenti di stampo militare ,delineano come il ruolo della “scuola del rigore” sia sempre più vicino a quello di un collegio militare di ultima scelta.
L’art. 11 della Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra [..]”. L’Unione degli studenti si è sempre schierata contro tutte le guerre, e ha promosso sempre un’educazione alla solidarietà e alla cooperazione valori imprescindibili su cui si fondano società realmente democratiche e costruttrici di pace.
Ieri, 21 settembre, era la “giornata internazionale dell’Onu per la pace” volta da anni al rinnovamento dell’impegno contro tutte le guerre per la nonviolenza, la giustizia e i diritti umani. Una giornata che è rimasta esclusa dal mondo dell’informazione ed esclusi saremo anche noi se non ribadiamo con forza il nostro “No” a tutte le guerre e la nostra volontà di costruire una società civile responsabile e attiva, a partire dalla scuola.
UNIONE DEGLI STUDENTI
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