Anche quest’anno avremo, solo nella scuola Primaria, nonostante 164 pensionamenti, 83 docenti che resteranno in sopranumero dopo le operazioni di trasferimento ai quali dovrà essere comunque riservata una utilizzazione che sottrarrà ulteriori posti di lavoro al personale precario. Come abbiamo sempre sostenuto, la situazione occupazionale nella scuola della nostra provincia non può che peggiorare di anno in anno.
I danni
Il Taglio, per Bari, nel biennio ammonta a 1800 posti di diocernte e 800 posti di personale ATA.
Si riducono sensibilmente le risorse assegnate per il funzionamento alle scuole statali.
Riduzione di 33 classi a tempo pieno nella scuola primaria a fronte delle scelte educative effettuate da ben 700 famiglie rimaste insoddisfatte.
secca riduzione del recupero scolastico
mancato pagamento dei supplenti.
perdita del posto di lavoro per migliaia di precari
le scelte politiche di questo governo stanno producendo:
aumento del numero degli alunni per classe, della selezione e della dispersione scolastica
azzeramento delle compresenze, chiusura di laboratori, frantumazione delle cattedre
difficoltà a garantire il funzionamento degli uffici e la gestione dei locali scolastici
mancata garanzia delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica
smistamento degli alunni nelle classi per mancata nomina dei supplenti
tutti uniti per ribadire il diritto all’istruzione per una scuola di tutti e di ciascuno per dire no alla demolizione della nostra scuola pubblica garantita dalla Costituzione
F.to
CLAUDIO MENGA – FLC CGIL
FRANCESCO BASILE – CISL SCUOLA
FRANCESCO RAFASCHIERI – UIL SCUOLA
VITO F. LOZITO –
SNALS CONFSAL
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