A SCUOLA NON SI PARLERÀ PIÙ DI ‘RESISTENZA’

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE ‘SALTA’ LA PAROLA NEI PROGRAMMI

Nei nuovi programmi di storia che si studieranno dal prossimo anno scolastico nei licei, la parola Resistenza non è citata. Con lei anche Antifascismo e Liberazione. La storia contemporanea con questa nuova articolazione affronterebbe cronologicamente la seconda guerra mondiale passando poi direttamente alla guerra fredda, fino ad arrivare alla costituzione dell’ONU.
E così dove andiamo a ritrovare le fondamenta su cui la nostra Costituzione e la stessa Repubblica sono state costruite?
Il ministero dice che era ‘sottintesa e scontata’.
L’Unione degli studenti si impegna non solo a denunciare la grave mancanza e lavorare affinché si ripristini un programma completo, ma fa partire anche un lavoro verso il 25 aprile.
A meno di un mese dal 65° anniversario della Liberazione dalle truppe nazifasciste, la memoria storica della Resistenza, i valori dell’Antifascismo che hanno fondato la nostra Costituzione rappresentano per noi una priorità su cui investire impegno e pratiche.
È partito così la campagna verso il 25 Aprile.
La Campagna prevede documenti formativi su fascismo, resistenza, antifascismo e neofascismo con bibliografie e filmografie, e l’organizzazione delle seguenti iniziative:

Assemblee di nelle scuole e nelle facoltà dal 1 Aprile al 25 Aprile,
Approvazione e pubblicazione degli odg sull’antifascismo nelle scuole, nelle facoltà o negli atenei,
La settimana del 25 Aprile: coprire le scritte e i simboli fascisti, razzisti e xenofobi, nelle scuole, nelle facoltà e nelle città,
Dossier nazionale sull’avanzata delle destre e le politiche di repressione,
Costruzione di iniziative pubbliche: presidi, cineforum, dibattiti pubblici in collaborazione con soggetti di riferimento come l’Anpi,
Partecipazione ai cortei locali dell’Anpi e delle Reti locali antifasciste o costruzione di mobilitazioni autonome nelle città durante la giornata del 25 Aprile.

UNIONE DEGLI STUDENTI

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