Approvato dalla Commissione Lavoro della Camera un emendamento
al DDL Lavoro collegato alla Finanziaria che prevede la possibilità di assolvere l’ultimo anno dell’obbligo di istruzione nell’apprendistato
Di Menna: Un pressante invito alla maggioranza di Governo
a non procedere in questa direzione
e al ministro Gelmini a dire la sua
Mentre il Governo sta per approvare il provvedimento legislativo di riordino della scuola secondaria di secondo grado e mentre è ampiamente diffusa, e da più parti rappresentata, l’esigenza di alti livelli di istruzione per vincere la sfida della competitività, innovazione e sviluppo, tale provvedimento di fatto elimina l’obbligo di istruzione a 16 anni prefigurando un brusco ritorno al passato
Un obbligo di istruzione – aggiunge Di Menna – che l’Italia ha raggiunto con ritardo rispetto agli altri paesi europei dove è da molto tempo tra i 16 e i 18 anni.
L’introduzione di simile provvedimento potrebbe determinare che già a 15 anni, i ragazzi anziché continuare ad essere a scuola inizino a fare gli apprendisti.
La via maestra – continua il segretario generale della Uil Scuola – è quella di un sistema integrato che, a partire dall’assolvimento dell’obbligo di istruzione a 16 anni, punti su una solida cultura di base, permetta opportunità di alternanza scuola/lavoro e il formarsi di conoscenze e competenze adeguate, necessarie anche ad affrontare i rapidi mutamenti del mercato del lavoro.
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