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Comunicato stampa della Uil Scuola
Di Menna: modernizzare il nostro sistema
di istruzione attraverso le reti di scuola,
organici pluriennali e stabili e garanzia di continuità al personale e agli studenti. Rinnovare il contratto.
Appello alle Regioni e al Governo perché vengano concretizzate le intese e approvato il provvedimento
al Consiglio dei Ministri di mercoledì.
Le scuole sono ferme ad una legge del 1974, quella degli organi collegiali – è iniziato con una sfida aperta per la modernizzazione, l’innovazione, la qualità della scuola statale, l’intervento di Massimo Di Menna alla riunione di Napoli nell’ambito dell’iniziativa nazionale della Uil Scuola per sostenere il lavoro.
Una serie di iniziative che sono in corso in tutti i capoluoghi di provincia, e che fanno registrare la partecipazione di migliaia di lavoratori della scuola, per dare voce alle Rsu, e alle proposte, le considerazioni, le esperienze di insegnanti e personale Ata.
Questa iniziativa nasce con l’intento di coinvolgere direttamente il personale che lavora a scuola, tutti coloro che devono fare salti mortali per garantire qualità alla scuola pubblica – ha aggiunto Di Menna rilanciando la proposta Uil Scuola: modernizzare il sistema di istruzione attraverso le reti di scuola, organici pluriennali e stabili e garanzia di continuità al personale e agli studenti.
A Napoli, per esempio – fa notare Di Menna – ci sono laboratori tecnologici e linguistici efficienti pagati grazie ai fondi europei ma, dopo i tagli agli organici, senza tecnici diventa difficile utilizzarli.
Classi troppo numerose, laboratori senza il personale tecnico, mancanza di collaboratori scolastici, su questi aspetti va fatto un monitoraggio per garantire il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche e devono essere garantiti gli interventi in termini di organico.
Va assolutamente evitato di affrontare il problema delle supplenze distribuendo i ragazzi nelle diverse classi.
Riconoscere il lavoro – è il monito della Uil Scuola. L’impegno forte di questo anno – ha continuato Di Menna – è rivolto al rinnovo contrattuale per il prossimo triennio. Resta nella scuola una vera emergenza retributiva.
Abbiamo già presentato una piattaforma rivendicativa per rinnovare il contratto entro dicembre.
Il Governo – ha rilanciato il segretario della Uil Scuola – deve rispettare gli impegni assunti nel nuovo modello contrattuale, mettere i soldi e avviare subito la trattativa per riconoscere il lavoro e l’impegno di coloro che danno l’anima per garantire una buona scuola.
Bisogna riconoscere impegno e merito.
Forte il richiamo alla situazione del personale precario che non ha l’incarico rinnovato.
L’appello indirizzato alle Regioni e al Governo perché vengano concretizzate le intese e approvato il provvedimento al Consiglio dei Ministri di mercoledì.
L’emergenza di persone e famiglie senza stipendio dal primo settembre – ha detto Di Menna – ci impone di trovare ora una risposta: l’indennità di disponibilità è finalizzata a dare retribuzione e continuità nel servizio.
La Uil sostiene le rivendicazioni di chi è in una situazione di precarietà lavorativa e rilancia le sue proposte: incarichi pluriennali sui posti disponibili, immissioni in ruolo, concorsi per i giovani dove le graduatorie sono esaurite, perché – sottolinea Di Menna – senza questi interventi si sta già formando nuovo precariato.
Da tutte le manifestazioni d’Italia la sollecitazione pressante al Governo e alla forze politiche perché siano assicurati gli investimenti necessari per la scuola pubblica, frequentata dal 93% degli studenti italiani.
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